Da James P. Johnson, massimo rappresentante dello stride piano e uno dei maggiori pianisti di jazz, ecco la prima versione mai registrata di questa celeberrima canzone di Cole Porter, incisa l’anno dopo la sua pubblicazione. Alle nostre orecchie, avvezze a migliaia di interpretazioni moderne, potrà sembrare strana, cupa o addirittura truculenta nei suoi accenti così marcati; in realtà James P. Johnson è più vicino al testo di chiunque, data anche l’ovvia vicinanza temporale alla composizione: nota fra l’altro come ne esegua il verse, cioè la strofa, non si limitandosi al chorus secondo la prassi moderna; quindi, come improvvisi mantenendosi strettamente accosto alla melodia.
What Is This Thing Called Love? (Porter), da «King of Stride Piano 1918-1944», Giant Of Jazz Recordings. James P. Johnson, piano. Registrato nel gennaio 1930.
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