Proprio ieri, seduto accanto agli amici Ettore Martin, sax tenore, e Michele Calgaro, chitarra, che suonavano con grande verve I Mean You, pensavo come Monk, anche lavorando con poche note, sia sempre un compositore inconfondibile, e che divertimento (in senso alto) sia per un musicista suonare i suoi pezzi.
Riflettendoci, ho poi deciso che la versione più bella di questo pezzo è quella che Monk stesso ha dato in questo disco del 1957 con i Jazz Messengers di Art Blakey, uno dei più belli di quel decennio.
I Mean You (Monk) da «Art Blakey's Jazz Messengers with Thelonious Monk», Atlantic/Rhino R2 755598. Bill Hardman, tromba; Johnny Griffin, sax tenore; Thelonious Monk, piano; Spanky DeBrest, contrabbasso; Art Blakey, batteria. Registrato nel marzo 1957.
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