sabato 25 aprile 2020

[Guest post #71] Sergio Pasquandrea & Billy Eckstine

Sergio Pasquandrea presenta per la prima volta su Jazz nel pomeriggio Billy Eckstine e ci dà una utile rinfrescata di storia del jazz.

 C’è tutta una narrazione sul bebop, secondo la quale i giovani musicisti dell’epoca, stanchi di suonare nelle orchestre, si misero a fare jam session nei localini di New York e, oplà, ecco venir fuori il bop.



 Non dubito che in tutto ciò ci sia una parte di verità, ma ce n’è probabilmente altrettanta di leggenda. Lo dimostra il fatto che il be bop fiorì in seno a orchestre come quella di Jay McShann (da cui uscì Charlie Parker), Lionel Hampton (dove passarono Charlie Christian e Dexter Gordon) e Earl Hines (dove c’erano, fra gli altri, Parker, Gillespie e una giovane Sarah Vaughan). E lo stesso Dizzy, appena ne ebbe l’occasione, mise in piedi la sua big band. Quando l’orchestra di Hines, nel 1943, si sciolse, a prenderne le redini fu il cantante (e trombettista) Billy Eckstine, che si ritrovò tra le mani una lineup formidabile: tra le ance passò gente come Gene Ammons, Dexter Gordon, Sonny Stitt, Lucky Thompson, Charlie Parker, Wardell Gray, Budd Johnson, Leo Parker; fra le trombe Dizzy Gillespie, Howard Mc Ghee, Kenny Dorham, Fats Navarro (ma fece capolino, come sostituto temporaneo, persino un giovanissimo Miles Davis); alla batteria c’era Art Blakey, alle voci Lena Horne, Sarah Vaughan, Earl Coleman.


 L’orchestra restò in piedi fino al 1947, poi «Mr B.», come si faceva chiamare Eckstine, si dedicò alla carriera solistica, sfruttando la sua voce vellutata, il suo charme e la sua eleganza per diventare uno dei più popolari uomini di spettacolo afroamericani dell’epoca (e chissà perché il suo nome è così poco menzionato nelle storie del jazz).

 In questo Blowing The Blues Away, inciso nel 1944, si possono ascoltare Gene Ammons e Dexter Gordon (rispettivamente 19 e 21 anni) impegnati in una «chase», più un ventisettenne Dizzy Gillespie che fa scintille sul finale.
L’intro è del bravo e sottovalutato pianista John Malachi (1919-1987), che poi scelse di autoesiliarsi dal grande giro del jazz e di stabilirsi a Washington, dove fu un generoso mentore per molti giovani musicisti.


 Blowing The Blues Away (Eckstine-Valentine), da «Billy Eckstine and His Orchestra, 1944-1945», Chronological 914. Billy Eckstine con Dizzy Gillespie, Gail Brockman, Boonie Hazel, Shorty McConnell, tromba; Alfred «Chips» Outcalt, Gerald «Jerry» Valentine, Howard Scott, Taswell «Joe» Baird, trombone; Bill Frazier, John Jackson, sax alto; Dexter Gordon, Gene Ammons, sax tenore; Leo Parker, sax baritono; Connie Wainwright, chitarra; John Malachi, piano; Tommy Potter, contrabbasso; Art Blakey, batteria. Registrato nel 1944.