venerdì 31 dicembre 2010

Here Comes the Whistleman (Roland Kirk)

  Io sono qui, dove siete finiti tutti???

  Buon 2011 con
Jazz nel Pomeriggio, anche la mezzanotte del 31, e soprattutto con Rahsaan Roland Kirk, con i suoi cento strumenti strani suonati tutti assieme e con la sua gioia di vivere!

  Here Comes the Whistleman (Kirk), da «Here Comes the Whistleman», Atlantic WS 09873802. Roland Kirk, manzello, stritch, sax tenore, sirena, fischietto, flauto da naso; Lonnie Liston Smith, piano; Major Holley, contrabbasso; Charles Crosby, batteria. Registrato il 14 marzo 1965.

Sing Me Softly of the Blues (Art Farmer)

  Qualche settimana fa hai sentito, qui sopra, Carla Bley eseguire la sua Sing Me Softly of the Blues. Credo che sia una testimonianza del valore delle sue composizioni il fatto queste reggano bene interpretazioni diversissime, e te ne ho già dato prova facendoti ascoltare Ojos (o Olhos) de Gato eseguita da Paul Bley e poi da Enrico Rava.

  Questa è l’esecuzione più nota di
Sing Me Softly, con Art Farmer alla testa di un quartetto eccelso nel 1965. La climax che la ritmica costruisce nel corso dell'assolo di Steve Kuhn e che culmina parossisticamente al minuto 5:28-5:35 mi lascia ogni volta senza fiato.

  Sing Me Softly of the Blues (Carla Bley), da «Sing Me Softly of the Blues», Atlantic 7567-80773-2. Art Farmer, flicorno; Steve Kuhn, piano; Steve Swallow, contrabbasso; Pete La Roca, batteria. Registrato il 30 marzo 1965.

Ezz-thetic I, II, III (George Russell) (Grant Green)

  Ezz-thetic di George Russell in due versioni del suo compositore, una del 1956 in sestetto, l’altra pure con un sestetto ma diversamente composto (ci sono Eric Dolphy e Don Ellis), del 1961; infine nella versione di Grant Green del 1964. Con Joe Henderson nella front line (e James Spaulding, che sembra Jackie McLean), le armonizzazioni inconfondibili di McCoy Tyner e il drive di Elvin Jones, l’algido bozzetto russelliano, quasi una caricatura espressionistica, diventa hard bop al calor bianco.

  A proposito, ecco un quiz estemporaneo: sulla sequenza armonica di quale canzone
Ezz-thetic è costruita? La soluzione nei commenti.

  Ezz-thetic (Russell), da «The Complete Bluebird Recordings of George Russell», Lone Hill Jazz LHJ10177. Art Farmer, tromba; Hal McKusick, sax alto; Barry Galbraith, chitarra; Bill Evans, piano; Milt Hinton, contrabbasso; Joe Harris, batteria. Registrato il 31 marzo 1956.




  Ezz-thetic, da «Ezz-thetics», Riverside OJCCD-070-2. Don Ellis, tromba; Dave Baker, trombone; Eric Dolphy, sax alto; George Russell, piano; Steve Swallow, contrabbasso; Joe Hunt, batteria. Registrato l’8 maggio 1961.




  Ezz-thetic, da «Solid», Blue Note 33580. James Spaulding, sax alto; Joe Henderson, sax tenore; Grant Green, chitarra; McCoy Tyner, piano; Bob Cranshaw, contrabbasso; Elvin Jones, batteria. Registrato nel maggio 1964.

giovedì 30 dicembre 2010

Squeeze Me - Love Will Find the Way (Willie «the Lion» Smith)

  Dopo averti fatto sentire in più riprese James P. Johnson e Fats Waller (e ancora te ne farò sentire) e anche il poco ricordato ma aprezzabilissimo Joe Turner, eccoti il terzo grande dello stride newyorkese, Willie «the Lion» Smith, qui anziano ma ancora gagliardo, canterino e caratteristicamente fancy, non lezioso, però. Suona un pezzo di Waller e uno di Eubie Blake, tratto dalla rivista Shuffle Along (lo annuncia alla fine di Squeeze Me). Come sentirai, lui ne attacca subito un’altra, ma per stasera basta così.

  Squeeze Me (Waller-Razaf), da «Pork and Beans», Black Lion 8776712. Willie «the Lion» Smith, piano. Registrato l’8 novembre 1966.




  Love Will Find the Way (Blake-Sissle), ib.

mercoledì 29 dicembre 2010

Thomasville - Someone To Watch Over Me (Stanley Turrentine)

  Avevo promesso qualche tempo fa di farti ascoltare Stanley Turrentine; eccolo nel 1961, prima in un blues beboppeggiante composto dal fratello Tommy, che lo affianca nella front line, poi nella morbida interpretazione di uno standard. Se lo stile del pianista Horace Parlan ti sembra particolarmente sparuto, è perché poteva usare solo tre dita della sinistra e due della destra. Anche di lui ti parlerò presto.

  Thomasville (T. Turrentine), da «Comin’ Your Way», Blue Note 7777-84065-2. Tommy Turrentine, tromba; Stanley Turrentine, sax tenore; Horace Parlan, piano; George Tucker, contrabbasso; Al Harewood, batteria. Registrato il 20 gennaio 1961.



  Someone To Watch Over Me (G. e I. Gershwin), ib., ma senza Tommy Turrentine.

Ina (Roswell Rudd)

  Una delle parecchie composizioni inedite di Herbie Nichols che l’autore non ebbe modo di incidere, né lo fecero altri; molte altre ancora, con fortuna caratteristica di questo musicista, sono andate perdute in un’inondazione della cantina che le ospitava… Qui suona Roswell Rudd, che di Nichols fu amico, collaboratore e, in certo modo, esecutore testamentario.

  Ina (Nichols), da «The Unheard Herbie Nichols, Vol. 2», CIMP 146. Roswell Rudd, trombone; Gregg Millar, chitarra; John Bacon, batteria. Registrato il 18 novembre 1996.

martedì 28 dicembre 2010

Pyramid I, II (Duke Ellington)

  Uno sguardo nel laboratorio di Duke Ellington con due versioni di Pyramid, la suggestiva composizione di Juan Tizol, registrate alla distanza di quindici giorni. La seconda versione, in settetto per una seduta a nome di Johnny Hodges, è più elegante e ha il pregio inestimabile, appunto, di Hodges (in una delle sue ultime uscite al sax soprano) e di una geniale intro-outro di Ellington. Io trovo però più affascinante la prima, in cui il tema è esposto da Tizol accompagnato, con figura di beguine, dalle sole percussioni a mano e dal timpano di Sonny Greer; il bridge è ripreso da Harry Carney e da un tipico trombone choir in armonia; una perorazione a pieni ottoni, con armonie alterate, riprende la prima sezione e sfuma in una lunga nota sordinata di tromba, la tonica, sotto la quale ritornano Tizol e Greer a chiudere.

  Pyramid (Tizol), da «Duke Ellington and His Orchestra 1938 - Vol. 2», Classics 717. Wallace Jones, Cootie Williams, Rex Stewart, tromba; Lawrence Brown, Joe Nanton, Juan Tizol, trombone; Barney Bigard, clarinetto; Johnny Hodges, Otto
Hardwicke
, sax alto; Harry Carney, sax baritono; Duke Ellington, piano; Fred Guy, chitarra; Billy Taylor, contrabbasso; Sonny Greer, batteria. Registrato il 7 giugno 1938.


  Pyramid, ib. Cootie Williams; Lawrence Brown; Johnny Hodges; sax soprano; Otto Hardwicke, clarinetto; Harry Carney; Duke Ellington; Billy Taylor; Sonny Greer. Registrato il 22 giugno 1938.

Loveless Love (Louis Armstrong)

  Louis Armstrong prepara l’esecuzione di Loveless Love con la sua All Stars per il disco dedicato alle composizioni di W. C. Handy.

  Loveless Love (Handy), da «Satchmo Plays W. C. Handy», Columbia CK 64925. Louis Armstrong; Trummy Young, trombone; Barney Bigard, clarinetto; Billy Kyle, piano; Arvell Shaw, contrabbasso; Barrett Deems, batteria; Velma Middleton, canto. Registrato nel luglio 1954.


lunedì 27 dicembre 2010

Sweet Lorraine (Larry Young) [era: Quiz #6]

  Il titolo del pezzo (che è proprio da vergognarsi a non saperlo) e il nome del titolare del quartetto. Difficoltà apparente: a un’appena attenta considerazione, il quiz è piuttosto facile.

  La soluzione,
venerdì 31 in mattinata.



  PS Quiz prestamente risolto da Paolo Lancianese! Era Sweet Lorraine (Burwell-Parish) dal primo disco di Larry Young, «Groove Street», OJCCD 1853, con Bill Leslie, sax tenore; Thornel Schwartz, chitarra, Jimmy Smith, batteria. Registrato nel febbraio 1962.

On the Sunny Side of the Street (Sonny Rollins, Sonny Stitt)

  Questa mattina e nel primo pomeriggio, Milano ha avuto il sole, il che mi ha suggerito la canzone di Fields-McHugh e la baldanzosa esecuzione che ne segue. Il disco, a nome di Dizzy Gillespie, è dominato fin dal titolo dalla chase fra Stitt, nell’occasione tenorista, e Rollins. Qui Stitt è il primo solista, poi i due si alternano in fours a rompicollo.

  On the Sunny Side of the Street (Fields-McHugh), da «Sonny Side Up», Verve. Dizzy Gillespie, tromba; Sonny Rollins, Sonny Stitt, sax tenore; Ray Bryant, piano; Tommy Potter, contrabbasso; Charli Persip, batteria. Registrato nel dicembre 1957.

[comunicazione di servizio]

  Se fossi interessato, sappi che già da qualche giorno gli MP3 del blog sono scaricabili.
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Bernie’s Tune (Gerry Mulligan) (Jay & Kai) (Earl Hines)

  Bernie’s Tune nella versione del quartetto di Gerry Mulligan (che non ne è il compositore, come comunemente si ritiene: lo era invece un certo Bernie Miller, pianista di Washington); poi in quella di Jay & Kai, di due anni dopo; e infine in quella dell’inarrestabile patriarca Earl Hines, nel 1966 con una sezione ritmica di pesi massimi del jazz moderno.

  Bernie’s Tune (Miller), da «The Best of the Gerry Mulligan Quartet with Chet Baker», Pacific Jazz CDP 95481 2. Gerry Mulligan, sax baritono; Chet Baker, tromba; Bob Whitlock, contrabbasso; Chico Hamilton, batteria. Registrato il 16 agosto 1952.




  Bernie’s Tune, da «Jay And Kai», Savoy. J. J. Johnson, Kai Winding, trombone; Wally Cirillo, piano; Charles Mingus, contrabbasso; Kenny Clarke, batteria. Registrato il 26 agosto 1954.



  Bernie’s Tune, da «The Mighty Fatha», Flying Dutchman FD-10147. Earl Hines, piano; Richard Davis, contrabbasso; Elvin Jones, batteria. Registrato il 17 gennaio 1966.

domenica 26 dicembre 2010

Steadfast (John Hicks)

  Passato il Natale, tanto vale darsi subito una scossa. Contribuisco con l’eccellente John Hicks nella sua composizione appropriatamente intitolata Steadfast. Immagino che i proprietari dello studio di San Francisco in cui il disco è stato inciso abbiano seguito quest’esecuzione con il cuore in gola per la sorte della meccanica del loro pianoforte.

  Steadfast (Hicks), da «John Hicks», Evidence EVI 22224. John Hicks, piano. Registrato nel maggio 1982.

V-Disc Blues (Sidney Bechet)

  V-Disc Blues (Bechet), da «La saga dei “V-Disc”», MJCD 1128. Sidney Bechet and His New Orleans Feetwarmers: Sidney Bechet, sax soprano; Vic Dickenson, trombone; Don Donaldson, piano; Ernest Meyers, contrabbasso; Wilbur Kirk, batteria. Registrato l’8 dicembre 1943.

sabato 25 dicembre 2010

Early Autumn (Duke Ellington)

  Ieri gli auguri, oggi il regalo. Duke Ellington interpreta una composizione resa famosa da un altro bandleader, Early Autumn. Con un nonetto dalla composizione insolita (tromba, tre tromboni, clarinetto e sax tenore + ritmica), ne fa un pezzo tutto suo.

  Early Autumn (Burns), da «The Cosmic Scene», Tristar. Clark Terry, tromba; Quentin Jackson, Britt Woodman, trombone; John Sanders, trombone a pistoni; Jimmy Hamilton, clarinetto; Paul Gonsalves, sax tenore; Jimmy Woode, contrabbasso; Sam Woodyard, batteria. Registrato il 2 aprile 1958.

venerdì 24 dicembre 2010

Peace (Horace Silver) (Chico Freeman), Peace (Ornette Coleman), Search for Peace (McCoy Tyner)

  È Natale, pace in terra etc. Il mio augurio di pace sia corroborato da Horace Silver che esegue la sua nota composizione con quel titolo; da Chico Freeman che la riprende; da Ornette che ne suona una sua dallo stesso nome, e infine da McCoy Tyner con Search for Peace. Buon Natale!

  Peace (Silver), da «Blowin’ the Blues Away», Blue Note 7243 4 95342 2 3. Blue Mitchell, tromba; Junior Cook, sax tenore; Horace Silver, piano; Gene Taylor, contrabbasso; Louis Hayes, batteria. Registrato il 30 agosto 1959.




  Peace (Silver), da «Spirit Sensitive», India Navigation IN1045CD. Chico Freeman, sax tenore; Jay Hoggard, vibrafono; John Hicks, piano; Cecil McBee, contrabbasso; Billy Hart, batteria. Registrato nel 1978.




  Peace (Coleman), da «The Shape of Jazz to Come», Atlantic 8122 72398-2. Don Cherry, cornetta; Ornette Coleman, sax alto; Charlie Haden, contrabbasso; Billy Higgins, batteria. Registrato nell’ottobre 1959.




  Search for Peace (Tyner), da «The Real McCoy», Blue Note 97807-2. Joe Henderson, sax tenore; McCoy Tyner, piano; Ron Carter, contrabbasso; Elvin Jones, batteria. Registrato il 21 aprile 1967.

Same Shame (Chico Freeman)

  Ho nominato sotto Bobby Hutcherson: eccolo in una sua composizione contenuta nel bel disco del 1981 «Destiny’s Dance», a nome di Chico Freeman.

  Same Shame (Hutcherson), da «Destiny's Dance», Contemporary OJC 799. Chico Freeman, sax tenore; Bobby Hutcherson, vibrafono; Cecil McBee , contrabbasso; Ronnie Burrage, batteria. Registrato il 29 ottobre 1981.



  Dopo breve riflessione, decido che è bene che tu senta anche quest’altro molto suggestivo pezzo dallo stesso disco, stavolta una composizione del leader Freeman. Non farti distogliere dal titolo
new ageish*.

  *
«Make me one with everything» said the Buddhist monk to the hot dog vendor.

  Embracing Oneness (Freeman), ib. ma Freeman suona il clarinetto basso.

giovedì 23 dicembre 2010

A Sense of Direction - If I Should Lose You (Walt Dickerson)

  Walt Dickerson l’hai già sentito agli albori di questo blog, nel suo disco più famoso. Te lo propongo oggi ai suoi, di albori, nel 1961 e nel disco d’esordio. È tutt’altra cosa, una seduta mainstream, ma Walt, in un panorama vibrafonistico dominato, o meglio, soggiogato da Milt Jackson (di Bobby Hutcherson si sarebbe cominciato a parlare alcuni anni dopo), si dimostra già personale nelle scelte musicali e personalissimo nello stile strumentale. Il pezzo che dà il titolo al disco è schiettamente modale, anzi, è direttamente esemplato sul davisiano So What, uscito l’anno prima in «Kind of Blue». Qui e altrove – di seguito senti uno standard – Dickerson mostra un suono assai diverso da quello di Jackson, vitreo e con poco vibrato, e l’inclinazione ad alternare velocissimi fraseggi bebop a note lunghe, spesso arpeggi o bicordi, che lascia risuonare con effetto particolarissimo ed esercitato sempre con gusto. Nota poi, particolarmente nell’esposizione di If i should Lose You, la sua tendenza a suonare in ritardo sul beat.

  A Sense of Direction (Dickerson), da «A Sense of Direction», OJCCD-1794-2. Walt Dickerson, vibrafono; Austin Crowe, piano; Eustis Guillemet Jr. , contrabbasso; Edgar Bateman, batteria. Registrato il 5 maggio 1961.



  If I Should Lose You (Rainger-Robin), ib.


The Blessing (John Coltrane) (Ornette Coleman)

  L’esordio discografico di Coltrane con il sax soprano non avvenne, come credi tu, con My Favorite Things, ma quattro mesi prima, nel giugno di quel 1960 fatidico, in questo disco in cui Coltrane ereditava cornettista e ritmica di Ornette per eseguire fra l’altro tre composizioni di lui. Una, Invisible, te l’ho già fatta sentire dal suo autore; l’altra te la pongo a confronto dopo la rilettura di Trane. Il tema rimane bello e struggente, ma l’esecuzione di Trane non ha il fascino di quella originale, in cui pure un pianoforte ingombra e basta: manca la voce quasi umana dell’alto di Ornette, per tacere del fatto che Trane sembra ancora piuttosto lontano dal padroneggiare lo strumento per lui nuovo (in genere sembra poco convinto in tutto il disco).

  The Blessing (O. Coleman), da «The Avant-Garde», Rhino/Atlantic 79892. Don Cherry, cornetta; John Coltrane, sax soprano; Charlie Haden, contrabbasso; Ed Blackwell, batteria. Registrato il 28 giugno 1960.



  The Blessing, da «Something Else!!!», Contemporary OJCCD-163-2. Don Cherry, tromba; Ornette Coleman, sax alto; Walter Norris, piano; Don Payne, contrabbasso; Billy Higgins, batteria. Registrato il 10 febbraio 1958.

mercoledì 22 dicembre 2010

I’m Getting Sentimental Over You - Thou Swell - Lullaby of Birdland (Urbie Green)

  Presso gli appassionati del trombone (che fra le centinaia di lettori di questo blog sono moltissimi e accaniti), ma soprattutto fra i trombonisti, Urbie Green (1926) ha fama di avere la tecnica insuperabile e la sonorità più bella, rivaleggiato solo dal più o meno coetaneo Carl Fontana e dal più giovane Bill Watrous – se non avesse preferito al trombone l’elettronica e l’accademia, forse avremmo potuto associare a questo trio, per pure virtù tecniche, il peraltro diversissimo George Lewis.

  Urbie, comunque, oltre a parermi tecnicamente impeccabile (ma che so io di trombone? Quasi nulla) e sonicamente butirroso, mi pare musicalissimo e fantasioso; questo disco lo vede inoltre in
fast company, con repertorio e arrangiamenti astuti. Te lo faccio sentire in tre canzoni famosissime, la prima, poi, un classico del trombone, essendo stata la sigla dell’orchestra di Tommy Dorsey. Vi si sente anche Eddie Costa, un pianista e vibrafonista di grande promessa, morto di automobile nel 1962.

  I’m Getting Sentimental Over You (Bassman-Washington), da «Blues and Other Shades of Green», Jazz Beat Records, JazzBea504. Urbie Green, trombone; Jimmy Raney, chitarra; Al Cohn, sax tenore; Eddie Costa, piano; Vinnie Burke, contrabbasso; Joe Morello, batteria. Registrato il 20 agosto 1956.




  Thou Swell (Rodgers-Hart), ib. Urbie Green; Jimmy Raney, chitarra; Dave McKenna, piano; Percy Heath, contrabbasso; Kenny Clarke, batteria. Registrato il 17 agosto 1954.



  Lullaby of Birdland (Shearing), ib. Urbie Green; Ruby Braff, cornetta; Med Flory, sax alto; Frank Wess, flauto; Sir Charles Thompson, piano; Freddie Green, chitarra; Aaron Bell, contrabbasso; Bobby Donaldson, batteria. Registrato il 17 agosto 1954.

martedì 21 dicembre 2010

Damn if I Know (Archie Shepp)

  Damn if I Know (The Stroller) (Walter Davis, Jr.), da «The Way Ahead», Impulse! 051 272-2. Jimmy Owens, tromba; Grachan Moncur III, trombone; Archie Shepp, sax tenore; Walter Davis Jr., piano; Ron Carter, contrabbasso; Beaver Harris, batteria. Registrato il 29 gennaio 1968.

Quiet Nights (Django Bates)

  Quiet Nights, cioè Corcovado di Antonio Carlos Jobim, in una laboriosa ricostruzione di Django Bates.

  Quiet Nights [Corcovado] (Jobim), da «Quiet Nights», Screwgun screwu 70007. Iain Ballamy, sax tenore; Django Bates, tastiere; Michael Mondesir, basso elettrico; Martin France, batteria; Josefine Crønholm, canto. Registrato nel 1998.

lunedì 20 dicembre 2010

245 (Pasquale Innarella)

  Versione di 245 di Eric Dolphy (che ti ho fatto sentire in una versione del suo autore) da parte del trio di Pasquale Innarella, che la fa precedere da una Intro e che nel disco esegue anche pezzi di Ayler, Shepp, Roscoe Mitchell e uno proprio. La breve nota di Innarella che correda il CD mi è piaciuta tanto, e tanto mi ci sono identificato, che la riporto qui:

Tanti anni fa rientro a casa, vado nella mia stanza e faccio un gesto inusuale per me ma penso per un quindicenne in genere: accendo la radio, giro la manopola della sintonia senza cercare nulla in particolare ma curiosando. A un certo punto esce, prepotente, un bellissimo e lancinante suono di sax: fermo la manopola e mi ritrovo completamente rapito da quella musica magnifica e struggente, nulla a che vedere con quello che suonavo nelle sale da ballo dei paesetti della provincia irpìna. Non riesco più a distogliere la mia attenzione da quella musica finché non finisce la trasmissione ed il presentatore annuncia: «dal disco Spirits Rejoice di Albert Ayler, avete ascoltato Angels». Da quel momento in poi la mia vita si è arricchita di quella splendida musica che è il jazz e penso che artisti come Ayler, Sun Ra, George Adams, Duke Ellington, Eric Dolphy, Lester Bowie e tanti altri meravigliosi musicisti di jazz sono parte indivisibile della mia vita, angeli intorno a me.

  Intro - 245 (Dolphy), da «Music of the Angels», Rai Trade RTPJ 0001. Pasquale Innarella, sax tenore; Roberto Bellatalla, contrabbasso; Michele Rabbia, batteria. Registrato il 29 novembre 2004.



Stella By Starlight (Oscar Dennard)

  Chi era il leggendario Oscar Dennard di cui al titolo di questo disco? Boh. Pare che suonasse il piano nell'orchestra di Lionel Hampton quando ne faceva parte Clifford Brown, e che morisse poco dopo di malaria, al Cairo. Quello che so di lui lo apprendo da questo disco e posso dire che, almeno in Stella By Starlight, sembra di sentire (a dispetto di uno strumento dilapidato, forse un verticale) un entusiasmante incrocio fra Errol Garner e il primo Cecil Taylor.

  Stella By Starlight (Young-Washington), da «The Legendary Oscar Dennard», Somethin’else CJ32-5506. Idrees Sulieman, tromba; Oscar Dennard, piano; Jamil Nasser, contrabbasso. Buster Smith, batteria. Registrato a Radio Tangier International, luglio 1957.

domenica 19 dicembre 2010

Some Kind of Love (Roland Kirk)

  Buona domenica da Rahsaan Roland Kirk.

  Some Kind of Love (Kirk) da «We Free Kings», Mercury 825455. Rahsaan Roland Kirk, sax tenore, stritch, manzello; Hank Jones, piano; Wendell Marshall, contrabbasso; Charli Persip, batteria. Registrato il 17 agosto 1961.

sabato 18 dicembre 2010

Ugetsu [Fantasy in D] (Art Blakey & Jazz Messengers) (Cedar Walton & Eastern Rebellion)

  Due versioni della stessa composizione, con titoli diversi e a diversi anni di distanza. Entrambe le versioni possono considerarsi d’autore, essendo Cedar Walton presente in tutte e due, anche come arrangiatore; nella formazione dei Messengers, a rendere gli insieme più pastosi (oltre a un tempo sensibilmente più lento), ci sono gli ottoni e l’inconfondibile sonorità di Shorter e della percussione di Blakey.

  Ugetsu (Walton), da «Ugetsu», OJC20 090-2». Freddie Hubbard, tromba; Curtis Fuller, trombone; Wayne Shorter, sax tenore; Cedar Walton, piano; Reggie Workman, contrabbasso; Art Blakey, batteria. Registrato il 16 giugno 1963.



  Fantasy in D [Ugetsu], da «Eastern Rebellion 2», Timeless. George Coleman, sax tenore; Cedar Walton, piano; Sam Jones, contrabbasso; Billy Higgins, batteria. Registrato il 26 gennaio 1977.