There’s No Greater Love (Jones-Syme), da «Smokin’ in Seattle - Live at the Penthouse», Resonance. Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato nell’APRILE 1966.
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venerdì 4 settembre 2020
There’s No Greater Love (Wynton Kelly)
Wynton Kelly è stato secondo me uno dei musicisti più spontaneamente eleganti del jazz moderno e credo che sia uno dei non pochi artisti che ha dato al jazz ben più di quanto abbia ricevuto. Quest’esecuzione del bellissimo standard di Isham Jones la trovo entusiasmante, nell’ascoltarla mi sembra di essere lì in quel club di Seattle, a centellinare una camomilla al seltz.
There’s No Greater Love (Jones-Syme), da «Smokin’ in Seattle - Live at the Penthouse», Resonance. Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato nell’APRILE 1966.
There’s No Greater Love (Jones-Syme), da «Smokin’ in Seattle - Live at the Penthouse», Resonance. Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato nell’APRILE 1966.
domenica 30 settembre 2018
If You Could See Me Now – What’s New (Wynton Kelly)
Wynton Kelly è stato fra i pianisti moderni, a mio parere, il suonatore di blues più elegante e fu certo questa sua caratteristica a renderlo caro a Miles Davis. L’esecuzione strumentale del blues non esclude l’eleganza, che tuttavia non è certo il tratto che viene in mente per primo pensando a quell’idioma, nel quale anzi musicisti di norma contenuti hanno spesso ecceduto: se parliamo di pianisti, pensiamo a certo modo di enfatizzare le appoggiature zappando la tastiera o d’indugiare troppo a lungo su un ostinato o d’inzeppare oltre il lecito il discorso di blue note o ancora all’abuso del tremolo, peccati in cui sono incorsi anche grandi nomi.
Kelly, mai. Per Davis era «una via di mezzo fra Red Garland e Bill Evans», i due pianisti che lo precedettero nei suoi complessi. Le differenze di stile rispetto a Evans sono troppo evidenti per parlarne, anche se Kelly risentì un certo influsso del collega. Rispetto a Garland, un pianista per il quale io non sono mai andato matto, Kelly manca del tutto di leziosità ed è molto raramente meccanico o poco ispirato.
Certamente non lo era in questa bella session ripresa dal vivo a Washington nel 1966. In What’s New al trio si unisce Wes Montgomery, d’umore meno esuberante del solito in un assolo eseguito tutto in ottave.
If You Could See Me Now (Cameron-Sigman), da «Smoking’ in Seattle - Live at the Penthouse», Resonance. Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato nell’aprile 1966.
What’s New? (Haggart-Burke), ib. più Wes Montgomery, chitarra.
mercoledì 28 settembre 2016
If You Could See Me Now (Wynton Kelly) – Groovin’ High (Dizzy Gillespie)
Tadd Dameron scrisse If You Could See Me Now per Sarah Vaughan nel 1946; quest’esecuzione live di Wynton Kelly, del 1965, è ispirata. L’ultima parte della melodia della canzone riprende alla nota le seconde quattro battute della maestosa cadenza finale di Dizzy Gillespie in Groovin’ High, classico dell’high bebop basato a sua volta sugli accordi di Whispering e inciso nel febbraio dell’anno prima.
Ti invito a fare attenzione una volta di più all’assolo di Charlie Parker in Groovin’ High, anche se sono certo che tu lo sappia a memoria: è molto difficile dire più e meglio di così in sedici battute appena.
If You Could See Me Now (Dameron), da «Blues On Purpose», Xanadu 198. Wynton Kelly, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato il 17 agosto 1965.
Groovin’ High (Gillespie), da «Groovin’ High», Denon. Dizzy Gillespie, tromba; Charlie Parker, sax alto; Clyde Hart, piano; Remo Palmieri, chitarra; Slam Stewart, contrabbasso; Cozy Cole, batteria. Registrato il 28 febbraio 1945.
Ti invito a fare attenzione una volta di più all’assolo di Charlie Parker in Groovin’ High, anche se sono certo che tu lo sappia a memoria: è molto difficile dire più e meglio di così in sedici battute appena.
If You Could See Me Now (Dameron), da «Blues On Purpose», Xanadu 198. Wynton Kelly, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato il 17 agosto 1965.
Groovin’ High (Gillespie), da «Groovin’ High», Denon. Dizzy Gillespie, tromba; Charlie Parker, sax alto; Clyde Hart, piano; Remo Palmieri, chitarra; Slam Stewart, contrabbasso; Cozy Cole, batteria. Registrato il 28 febbraio 1945.
venerdì 2 ottobre 2015
Old Folks – Milestones (Wynton Kelly)
Wynton Kelly nel 1965 al lavoro all’Half Note di New York, musica colta da un appassionato e pubblicata parecchi anni dopo dalla meritoria Xanadu.
La musica delle tre serate – le altre sono il 25 giugno e il 2 luglio – è brillante e intensa, con un’intimità particolare; intendo dire che è uno di quei live in cui sembra proprio di stare a un tavolino del club, lì davanti a loro che suonano.
Old Folks (Robinson-Lee), da «Blues On Purpose», Xanadu 198. Wynton Kelly, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato il 17 agosto 1965.
Milestones (Davis), id.
La musica delle tre serate – le altre sono il 25 giugno e il 2 luglio – è brillante e intensa, con un’intimità particolare; intendo dire che è uno di quei live in cui sembra proprio di stare a un tavolino del club, lì davanti a loro che suonano.
Old Folks (Robinson-Lee), da «Blues On Purpose», Xanadu 198. Wynton Kelly, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato il 17 agosto 1965.
Milestones (Davis), id.
mercoledì 29 luglio 2015
On The Trail (Wynton Kelly & George Coleman)
Con Jimmy Cobb alla batteria. È uno di quelli che sembra non fare niente più di din dindidìn, ma poi tiene in piedi tutta la baracca come se nulla fosse. Del resto Miles Davis non sarà mica stato scemo.
On The Trail (Grofé), da «Wynton Kelly And George Coleman In Concert», Collectables 7141. George Coleman, sax tenore; Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato il 22 settembre 1968.
On The Trail (Grofé), da «Wynton Kelly And George Coleman In Concert», Collectables 7141. George Coleman, sax tenore; Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato il 22 settembre 1968.
giovedì 27 febbraio 2014
Autumn Leaves - Walk On By (Wynton Kelly)
Non so te, ma a qui Milano è autunno e ieri (oggi, perché io zibaldino viene scritto e preparato la sera prima) ha piovuto tutto il giorno. Un autunno quasi in primavera è molesto, logora la salute e il buonumore a chi ne abbia. Del resto fa solo il suo mestiere, che è di annunciare il perpetuo inverno a cui ci destina il nostro scontento. Sì, tutti; sì, anche te che oggi 27 del mese tiri lo stipendio e ti freghi le mani. D’ora innanzi le stagioni si succederanno infatti così: autunno, inverno, inverno, inverno.
È chiaro come Wynton Kelly l’avesse capito già nel 1966, da come prende Les Feuilles Mortes a un tempo brusco, per fraseggiarla impaziente, quasi scocciato. Oh oh oh.
Poi Walk On By di Bacharach, perché era pur sempre il 1966.
Autumn Leaves (Prévert-Kozma), da «Full View», [Milestone] OJCCD-912-2. Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato nel settembre 1966.
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Walk On By (Bacharach), id.
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È chiaro come Wynton Kelly l’avesse capito già nel 1966, da come prende Les Feuilles Mortes a un tempo brusco, per fraseggiarla impaziente, quasi scocciato. Oh oh oh.
Poi Walk On By di Bacharach, perché era pur sempre il 1966.
Autumn Leaves (Prévert-Kozma), da «Full View», [Milestone] OJCCD-912-2. Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato nel settembre 1966.
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Walk On By (Bacharach), id.
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giovedì 23 febbraio 2012
On a Clear Day (Wynton Kelly)
On a Clear Day (You Can See Forever), da «Full View», Milestone/OJCCD-912-2. Wynton Kelly, piano; Ron McClure, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato nel settembre 1966.
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giovedì 5 maggio 2011
Wrinkles (Wynton Kelly)
Wrinkles è un blues di carattere lievemente marziale, a tempo di marcia, del genere che ti ho già fatto sentire in un disco di Wynton Kelly a suo nome.
La melodia è ridotta ai minimi termini, una piccola cellula che si ripete grosso modo invariata sui cambi d’accordo. Anche l’assolo con sordina di Lee Morgan si attiene all’economia di mezzi suggerita dal tema, ma quello che sorprende è quello successivo, di Wayne Shorter, che già nel 1959 suonava come nessuno, improvvisando al modo in cui componeva. La sonorità è corpulenta e nebbiosa e la condotta melodica (che insiste su un frammento di scala a toni interi) e ritmica è curiosamente indipendente dalle armonie di base. È immaginabile o inevitabile che Shorter avesse ascoltato quanto Ornette andava facendo in quel torno di tempo, ma è certo, e quest’assolo lo dimostra, che avesse assorbito e fatto sua la lezione di Lester Young.
Wrinkles (Kelly), da «Kelly Great», Vee-Jay 003. Lee Morgan, tromba; Wayne Shorter, sax tenore; Wynton Kelly, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Philly Joe Jones, batteria. Registrato il 12 agosto 1959.
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La melodia è ridotta ai minimi termini, una piccola cellula che si ripete grosso modo invariata sui cambi d’accordo. Anche l’assolo con sordina di Lee Morgan si attiene all’economia di mezzi suggerita dal tema, ma quello che sorprende è quello successivo, di Wayne Shorter, che già nel 1959 suonava come nessuno, improvvisando al modo in cui componeva. La sonorità è corpulenta e nebbiosa e la condotta melodica (che insiste su un frammento di scala a toni interi) e ritmica è curiosamente indipendente dalle armonie di base. È immaginabile o inevitabile che Shorter avesse ascoltato quanto Ornette andava facendo in quel torno di tempo, ma è certo, e quest’assolo lo dimostra, che avesse assorbito e fatto sua la lezione di Lester Young.
Wrinkles (Kelly), da «Kelly Great», Vee-Jay 003. Lee Morgan, tromba; Wayne Shorter, sax tenore; Wynton Kelly, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Philly Joe Jones, batteria. Registrato il 12 agosto 1959.
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sabato 17 luglio 2010
Kelly Blue (Wynton Kelly)
Wynton Kelly (1931-1971), il pianista di origine giamaicana legato soprattutto al quintetto di Miles Davis e a «Kind of Blue», è stato un dei pianisti più intensamente bluesy del jazz moderno. In questo pezzo si ascolta anche il flautista belga Bobby Jaspar, in grande forma.
Kelly Blue, da «Kelly Blue», Original Jazz Classics OJC 033. Nat Adderley, tromba; Benny Golson, sax tenore; Bobby Jaspar, flauto; Wynton Kelly, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato nel febbraio 1959.
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