Mi sapeva male lasciare il povero Bud Powell appena dimesso da un’istituzione psichiatrica ma sempre nella glass enclosure della sua mente. Mi piace fartelo risentire invece in un animato viale di Parigi, città dove visse a lungo, apparentemente spensierato in una delle sue più belle composizioni, eseguita anche da Clifford Brown. Questa volta il Nostro, da solo, improvvisa, e come, a rotta di collo.
Parisian Thoroughfare, da «The Genius of Bud Powell», Verve MGV 8115. Bud Powell, piano. Registrato nel febbraio 1951.
2 commenti:
Per questo stasera non è serata.
Per l'ospedale o per Parigi?
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