Black and Tan Fantasy fu composta da Duke Ellington nel 1927 per accompagnamento ai balletti-pantomime del Cotton Club, di cui il gruppo da lui guidato, noto come The Washingtonians e in precedenza impiegato al Kentucky Club, era diventato in quell’anno la house band. Questa composizione, l’esempio migliore del finto primitivismo dell’Ellington di quegli anni (basti sentire le armonie del bridge) sarebbe rimasto nel repertorio dell’orchestra e inciso più volte negli anni, mai tuttavia raggiungendo l’incredibile espressività dell’esecuzione di Bubber Miley, maestro della sordina plunger e degli effetti vocali sulla tromba.
Black and Tan Fantasy (Ellington-Miley), da «The Original Edward “Duke” Ellington Hits Vol. 1, 1927/31», King Jazz 144 FS. Bubber Miley, Luis Metcalf, tromba; Joe Nanton, trombone; Otto Hardwicke, sax alto; Prince Robinson, clarinetto; Duke Ellington, piano; Fred Guy, banjo; Mack Shaw, tuba: Sonny Greer, batteria. Registrato il 7 aprile 1927.
Nel 1955 Orrin Keepnews della Riverside decise che Thelonious Monk andava presentato al pubblico in una veste più mainstream. Il pianista incise dunque questo album tutto di composizioni ellingtoniane, scelte da Keepnews ed eseguite da Monk alquanto di contraggenio. Il disco rimane tuttavia, non immeritamente, uno dei suoi più popolari.
Black and Tan Fantasy, da «Thelonious Monk Plays the Music of Duke Ellington», Riverside OJC 24. Thelonious Monk, piano; Oscar Pettiford, contrabbasso; Kenny Clarke, batteria. Registrato il 21 luglio 1955.
Black and Tan Fantasy, da «Thelonious Monk Plays the Music of Duke Ellington», Riverside OJC 24. Thelonious Monk, piano; Oscar Pettiford, contrabbasso; Kenny Clarke, batteria. Registrato il 21 luglio 1955.
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