Ben Webster è uno degli esempi migliori che si possano portare dell’importanza, nel jazz, di una sonorità personale: quella di Webster, impura, dal vibrato largo e irregolare, in cui il soffio è importante quanto la nota stessa prodotta, che infatti spesso non è nemmeno precisamente intonata, è inimitabile e immediatamente riconoscibile.
Ill Wind (Arlen-Koheler), da «Soulville», Verve: Ben Webster, sax tenore; Oscar Peterson, piano; Ray Brown, contrabbasso; Herb Ellis, chitarra; Stan Levey, batteria. Registrato il 15 ottobre 1957.
Ill Wind (Arlen-Koheler), da «Soulville», Verve: Ben Webster, sax tenore; Oscar Peterson, piano; Ray Brown, contrabbasso; Herb Ellis, chitarra; Stan Levey, batteria. Registrato il 15 ottobre 1957.
1 commento:
Pure questo me lo sono messo in loop per cinque volte.
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