Il sublime Booker Little, una delle perdite più amare del jazz moderno (morto di uremia nel 1961), qui ventenne in un singolare quintetto di Max Roach, senza pianoforte ma con il basso tuba.
Filidé (Draper), da «Deeds, Not Words», Riverside OJJCD 304-2. Booker Little, tromba; George Coleman, sax tenore; Ray Draper, tuba; Art Davis, contrabbasso; Max Roach, batteria. Registrato il 4 settembre 1958.
2 commenti:
Disco secondo me bellissimo e almeno altrettanto sottovalutato. E' anche uno dei primi dischi jazz che ho comprato (mi faceva impazzire Roach su Saxophone Colossus), ci sono pure affezionato!
Se cerchi su web, forse proprio su youtube, trovi dei filmati di questo quintetto.
Posta un commento