sabato 16 aprile 2011

Milano (Modern Jazz Quartet)

  Mi ero convinto che Milano, la soave ballad intitolata da John Lewis alla mia città, venisse dalla colonna sonora che il MJQ fornì a un dimenticato film di Eriprando Visconti, Una storia milanese, del 1962. Scopro per caso che è contenuta invece in «Django», che predata quel film di sei anni, e dunque la dedica della composizione a Milano non è doverosa o meramente occasionale. Credo, ma potrei sbagliarmi e al momento non ho modo di controllare, che quell’anno il MJQ passasse in Italia con il Jazz At The Philarmonic (dove accompagnò anche Lester Young) e quella potrebbe essere stata l’occasione per visitare Milano. Ridotta com’è stata la città negli anni, oggi potrebbe giusto aspirare a una dedica dei Butthole Surfers.

  Milano (Lewis), da «Django», Prestige 8110. The Modern Jazz Quartet: Milt Jackson, vibrafono; John Lewis, piano; Percy Heath, contrabbasso; Connie Kay, batteria. Registrato il 23 dicembre 1954.

3 commenti:

Paolo Lancianese ha detto...

Ridotta com’è stata la mia città (Roma) negli anni, oggi potrebbe giusto anch'essa aspirare a una dedica dei citati Surfers. Magari sul lato B (è il caso di dire) del medesimo disco.

Paolo Lancianese ha detto...

Lewis doveva veramente amare l'Italia, se dedicò un brano anche a Trieste (in "Lonely Woman")! E in "Plastic Dreams" c'è "Piazza Navona"! Per non parlare, ovviamente, di Venezia senza sole. Omaggi che per numero forse superano quelli tributati alla Francia.

Marco Bertoli ha detto...

È vero, anche Roma è stata conciata male (e, proprio come Milano, voglio precisarlo, dalle amministrazioni, certo, ma col volonteroso concorso dei cittadini), ma la bellezza di Roma è ben più robusta di quella di Milano. Milano aveva, e in certi posti e momenti ha ancora, una sua bellezza fragile, che non è quella di Roma o Parigi o Venezia, e che è costato tanto poco mandare all'aria.

Comunque non è John Lewis il solo jazzista illustre ad aver intitolato una composizione a Milano: Bobby Watson ha scritto Appointment in Milano e Kenny Drew Cathedral in Milano - sì, el Domm!