Chloe, che fu cantata anche da Louis Armstrong, qui è trasfigurata da Duke Ellington, che nei due anni scarsi che durò la prodigiosa compagine «Blanton-Webster» pareva non sapersi trattenere dall’inventare capolavori – lui e Strayhorn, naturalmente. Anche questo è un breve poema sinfonico dove il primo tema è affidato a Joe «Tricky Sam» Nanton, il maestro della sordina plunger, il bridge alla tromba del giudizio di Cootie Williams e poi c’è un assolo breve e indimenticabile di Ben Webster. Segue un outchorus con ottoni in staccato e legni contrapposti, un’ultima perorazione di Cootie a cui, sull’ultimo acuto, sembra che l’orchestra sfili il tappeto da sotto i piedi e infine, negli ultimi dodici secondi, la più sorprendente delle code.
Segue una briosa e divertente lettura di Al Cohn e Bob Brookmeyer, il cui merito maggiore, per me, è di avere Mose Allison al piano. Prima della riesposizione si sente il tema di Chloe combinato con quello di Fascinatin’ Rhythm.
Chloe (Song of the Swamp) (Daniels-Kahn), da «The Blanton-Wabster Band», Bluebird 74321131812. Wallace Jones, Cootie Williams, Rex Stewart, tromba; Lawrence Brown, Joe Nanton, Juan Tizol, trombone; Barney Bigard, clarinetto; Johnny Hodges, Otto Hardwicke, sax alto; Ben Webster, sax tenore; Harry Carney, sax baritono; Duke Ellington, piano; Fred Guy, chitarra; Jimmy Blanton, contrabbasso; Sonny Greer, batteria. Registrato il 28 ottobre 1940.
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Chloe, da «Al Cohn Quintet Featuring Bob Brookmeyer», Verve 000393502. Al Cohn, sax tenore; Bob Brookmeyer, trombone a pistoni; Mose Allison, piano; Teddy Kotick, contrabbasso; Nick Stabulas, batteria. Registrato nel dicembre 1956.
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