giovedì 21 aprile 2011

Purple Shades (Thelonious Monk-Art Blakey)

  Non era un caso rarissimo, quando al piano sedeva Monk, che il suo accompagnamento fosse più interessante di ciò che era destinato ad accompagnare.

  Avviene così in questo Purple Shades, che pure appartiene a un disco splendido: ascolta con attenzione Monk soprattutto sotto il tema (alquanto anodino) e nota come scelga di assentarsi quasi subito sotto l’assolo di Bill Hardman. Qui, forse, «c’era per aria un dispiacere», come avrebbe detto Gadda: a Monk dispiacque come Hardman suonò le sue composizioni in quell’occasione e quando il trombettista si azzardò a chiedergli un parere, Monk rispose molto crudelmente: «Certo che suoni davvero tanto per non dire niente». Del resto, alla fine della seduta avrebbe osservato che non era andata così male, con tutto che «il batterista non sapeva tenere il tempo». «Il batterista» era Art Blakey

  Purple Shades (Griffin), da «Art Blakey's Jazz Messengers with Thelonious Monk», Atlantic/Rhino R2 755598. Bill Hardman, tromba; Johnny Griffin, sax tenore; Thelonious Monk, piano; Spanky DeBrest, contrabbasso; Art Blakey, batteria. Registrato nel maggio 1957.



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