Alle volte non ho tanto da dire a proposito di ciò che pubblico, se non che mi è venuta voglia di ascoltare un certo disco: non sempre so perché. In questo caso, avevo in mente quest’interpetazione gillespiana della canzone di Isham Jones (nell’edizione di Have Trumpet che ne riporta 3 alternate take, è interessante vedere come Dizzy esegua praticamente sempre lo stesso assolo, rifinendolo progressivamente). Per contrasto, la faccio seguire da una di segno opposto, di Booker Ervin, materiale, estremistica, priva di garbo quanto quella di Dizzy è suadante nei colori e nella dinamica.
Poi ce n’è una terza che è ancora una cosa diversa, e che avrei voluto tenere da conto per presentartela con un contorno adeguato e farci sopra un discorso che mi sta a cuore. Non resisto però dal fartela sentire subito, «per aguzzarti meglio l’appetito» – fra l’altro, in quest’esecuzione, sembra davvero di sentire sfrigolare il lardo del soul food… Non è una versione del rango delle due precedenti, forse, ma si regge per meriti proprî, che intuirai da solo/a, ma di cui ti parlerò meglio perché hanno delle implicazioni non ovvie; intanto, guarda chi ti ritrovi all’Hammond: Don Pullen in uno dei suoi più riusciti travestimenti.
There’s No Greater Love (Syme-Jones), da «Have Trumpet, Will Excite!», Verve 549744. Dizzy Gillespie, tromba; Junior Mance, piano; Les Spann, chitarra; Sam Jones, contrabbasso; Lex Humphries, batteria. Registrato il 17 febbraio 1959.
There’s No Greater Love, da «The Space Book», Prestige/OJCCS-896-2. Booker Ervin, sax tenore; Jaki Byard, piano; Richard Davis, contrabbasso; Alan Dawson, batteria. Registrato il 2 ottobre 1964.
There’s No Greater Love, da «Charles Williams», Mainstream MRL 312. Charles Williams, sax alto; Don Pullen, organo; Earl Dunbar, Jr, chitarra; Gordon Edwards, contrabbasso; Bill Curtis, batteria. Registrato nel 1971.
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