Un esempio di Komeda compositore per il cinema preso dalla più famosa delle sue colonne sonore, Il coltello nell’acqua di Roman Polanski. A quel punto, nel 1962, Komeda era già esperto del mezzo, essendo quello il suo sesto film (al momento della morte, trentottenne nel 1969, ne aveva musicati, fra corti e lungometraggi, sessantacinque). L’ascolto di queste musiche scollegate dalle immagini è frustrante, perché il respiro caratteristicamente ampio degli sviluppi di Komeda è impedito dalla frammentarietà dettata dalle esigenze del cinema. Se però hai visto quel film bellissimo, converrai con me come dovesse gran parte della sua atmosfera ambigua e sospesa alla musica di Komeda – naturalmente, come sempre in simili casi, si potrebbe dire che è la memoria delle immagini di Polanski a conferire alle musiche di Komeda il loro particolarissimo colore. Il pezzo che ti propongo, quarto nella sequenza del disco, gioca su una modulazione metrica da sei a quattro quarti. Michał Urbaniak, allora saxofonista del quintetto di Komeda, si sarebbe più tardi illustrato (’nsomma…) come violinista fusion.
Questo pomeriggio, gli altri due movimenti di«Astigmatic».
Nóż w wodzie IV (Komeda), da «The Complete Recordings of Krzysztof Komeda, Vol. 7: Film Music» Polonia 62. Michał Urbaniak, sax tenore; Krzysztof Komeda, piano; Maciej Suzin, contrabbasso; Czeslaw Bartkowski, batteria. Registrato nel 1962.
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