Il primo è uno di quei period piece per i quali, come avrai capito, ho un debole. Il quartetto è composto da eminentissimi a vario titolo legati alla scena jazzistica di Los Angeles, dove il pezzo è stato registrato; nota come Shelly Manne, uno dei batteristi più versatili del jazz, sappia sostenere e variare una feroce pulsazione rock che diresti lontanissima dal suo gusto.
Here’s That Rainy Day, viceversa, è resa in mood decisamente depresso, in fondo congruente con i versi piuttosto cupi di Johnny Burke, grazie soprattutto al voicing molto denso e scuro di Hampton Hawes. La cadenza finale, dove Haden usa l’archetto, suona proprio funerea.
What Laurie Likes (Pepper), da «Living Legend», Fantasy OJCCD 408-2. Art Pepper, sax alto; Hampton Hawes, piano elettrico; Charlie Haden, contrabbasso; Shelly Manne, batteria. Registrato il 9 agosto 1975.
Here’s That Rainy Day (Burke-Van Heusen), ibid. ma Hawes suona il pianoforte.
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