Calore e polvere estivi mi ispirano stranamente a perseguire le peregrinazioni di alcuni miei idoli nei variopinti paesaggi degli anni Settanta. Come con Hampton Hawes poco sotto, qui siamo nel 1973 in compagnia di un grande – Sonny Rollins, no less – in un disco che è fra i suoi più ignorati e, quando non ignorato, abbastanza vilipeso.
A parte che negli anni successivi Sonny ha fatto di peggio, a me questo disco è sempre piaciuto, anche perché fu il primo che abbia mai sentito e posseduto di Rollins. Allora come oggi mi impressiona il pezzo meno mainstream di tutto l’LP, Sais, composto da Mtume (nato James Heath, figlio di Jimmy Heath), illustre esponente del funk come percussionista, compositore, leader di un complesso omonimo e produttore. Non conosco la versione propriamente funk che del pezzo ha dato il suo autore, e che è successiva a questa.
Se tu comunque ti accodassi alla vulgata critica giudicando censurabile questo diporto rollinsiano, segue il contravveleno, sempre da «Horn Culture»: una versione con tutti i crismi di Good Morning Heartache, completa di cadenza finale.
Sais (Mtume), da «Horn Culture», Milestone M-0951. Sonny Rollins, sax tenore e soprano; Masuo, chitarra; Walter Davis Jr., piano; Bob Cranshaw, basso elettrico; David Lee, batteria. Mtume, percussioni. Registrato nel 1973.
Good Morning Heartache (Higgenbotham-Drake-Fisher), ib. ma senza Mtume.
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