venerdì 13 agosto 2010

Nardis (Bill Evans)

  Questo Paris Concert del 1979 credo sia la prima testimonianza discografica dell’ultimo trio di Bill Evans. In questa formazione, Evans eseguiva il suo repertorio con poche novità e spesso ad alta velocità: quest’ultimo un effetto, sembra, della cocaina che Evans aveva cominciato a usare dopo la morte del fratello Harry.

  Nel concerto di Parigi, tuttavia, c’è un momento unico nella discografia di Evans: i cinque minuti iniziali, in solitudine, della lunga esecuzione di Nardis. Come ne dice Enrico Pieranunzi nel suo libro su Evans (Bill Evans. Ritratto d’artista con pianoforte, Stampa Alternativa, 2001), « … una stupefacente ricapitolazione di tutti gli elementi che hanno concorso a formare il suo pianismo, di tutto ciò che egli ha più amato in musica» .

  A seguire, Bill Evans, discorrendo con Harry, parla del significato che per lui ha il jazz.

  Nardis (Evans), da «The Paris Concert Edition Two», Warner Bros 7599-60311-2. Bill Evans, piano; Marc Johnson, contrabbasso; Joe LaBarbera, batteria. Registrato nel novembre 1979.




Excerpts Of A Conversation Between Bill And Harry Evans, ib.


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