Anche quando non suona l’oboe, il fagotto o qualche esotico strumento ad ancia doppia e quadrupla, e anche quando non esplora – o sogna, forse – l’Oriente, Yusef Lateef è un musicista di fantasia prodigiosa. Anche con un semplice sax tenore fra le labbra, e alle prese con uno degli standard più vieti e meno raccomandabili come When You’re Smiling. Quando poi, come qui, suonava con i suoi amici di Detroit, non gli serviva nemmeno il pianista (che pure, in tre pezzi di questo disco, è Barry Harris, non un pellegrino qualunque).
When You’re Smiling (Shay-Fisher-Goodwin), da «Into Something», Fantasy OJCCD 700-2. Yusef Lateef sax tenore; Herman Wright, contrabbasso; Elvin Jones, batteria. Registrato il 29 dicembre 1961.
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3 commenti:
Dimmi se è giusto, Marco, per cercare di capire meglio forse non la grandezza ma l'anima sì di un musicista, eseguire l'esercizio che ho appena terminato di svolgere io: prendere un brano, meglio se "uno degli standard più vieti e meno raccomandabili", e ascoltarne una di seguito all'altro varie versioni, e non di gente qualunque. "When You’re Smiling" interpretata da King Oliver, Armstrong, Benny Goodman, Billy Holiday con Lester Young, Duke Ellington Errol Garner, Lee Konitz, Chet Baker (questi ho)... Ebbene, capisci che, mentre suona, Yusef Lateef ha altri pensieri in testa, ricorda altre storie, e ce le racconta. Ed è bello stare ad ascoltarle.
Volevo aggiungere una cosa. L'effetto collaterale di tanti ripetuti ascolti è che adesso mi viene da canticchiare "Amapola"! Mi devo preoccupare?
Ebbene, capisci che, mentre suona, Yusef Lateef ha altri pensieri in testa, ricorda altre storie, e ce le racconta.
Tu mi leggi nella mente: è da un po' che voglio fare un posto proprio su questo, partendo da una delle prime incisioni di Lateef.
è che adesso mi viene da canticchiare "Amapola"! Mi devo preoccupare?
Sì!
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