Uno sguardo nel laboratorio di Duke Ellington con due versioni di Pyramid, la suggestiva composizione di Juan Tizol, registrate alla distanza di quindici giorni. La seconda versione, in settetto per una seduta a nome di Johnny Hodges, è più elegante e ha il pregio inestimabile, appunto, di Hodges (in una delle sue ultime uscite al sax soprano) e di una geniale intro-outro di Ellington. Io trovo però più affascinante la prima, in cui il tema è esposto da Tizol accompagnato, con figura di beguine, dalle sole percussioni a mano e dal timpano di Sonny Greer; il bridge è ripreso da Harry Carney e da un tipico trombonechoir in armonia; una perorazione a pieni ottoni, con armonie alterate, riprende la prima sezione e sfuma in una lunga nota sordinata di tromba, la tonica, sotto la quale ritornano Tizol e Greer a chiudere. Pyramid (Tizol), da «Duke Ellington and His Orchestra 1938 - Vol. 2», Classics 717. Wallace Jones, Cootie Williams, Rex Stewart, tromba; Lawrence Brown, Joe Nanton, Juan Tizol, trombone; Barney Bigard, clarinetto; Johnny Hodges, Otto Hardwicke, sax alto; Harry Carney, sax baritono; Duke Ellington, piano; Fred Guy, chitarra; Billy Taylor, contrabbasso; Sonny Greer, batteria. Registrato il 7 giugno 1938. Pyramid, ib. Cootie Williams; Lawrence Brown; Johnny Hodges; sax soprano; Otto Hardwicke, clarinetto; Harry Carney; Duke Ellington; Billy Taylor; Sonny Greer. Registrato il 22 giugno 1938.
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