Pensando a Ira Sullivan (il cui disco «Horizons», l’unico che abbia mai fatto per una major, a me piace molto), pensando a Ira Sullivan, dicevo, ho ripescato questo Blue Note nel 1956 in cui Sullivan fa il sideman a un altro musicista oscuro, il saxofonista tenore JR Monterose. Monterose, che è morto nel 1993, l’hai sentito qui in compagnia di Kenny Dorham ed ebbe un ruolo importante in uno dei dischi più importanti del jazz, «Pithecanthropus Erectus» di Mingus. Ma dopo esordi così promettenti, subì, o forse cercò, una lunga eclisse nella provincia americana e in angoli sperduti d’Europa, registrando poco e male.
Monterose (da non confondere con il West coaster tenorista Jack Montrose) era uno strumentista dal fraseggio molto individuale, in cui frasi in even eights e in staccato si alternavano a strane distorsioni tonali, e il cui suono richiama Rollins (un’influsso che Monterose stesso riconosceva) ma, nella sua asciuttezza, anche Charlie Rouse.
Wee-Jay (Monterose), da «J. R. Monterose», Blue Note 50999-2-15387-28. Ira Sullivan, tromba; JR Monterose, sax tenore; Horace Silver, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Philly Joe Jones, batteria. Registrato il 21 ottobre 1956.
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2 commenti:
"j.r. montrose, the best tenor you never heard"
(http://indianapublicmedia.org/nightlights/the-best-tenor-you-never-heard-jr-monterose/)
Grazie
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