Ancora una delle osservazioni sparse che vado facendo su jazz ed esotismo. La terza big band di rilievo e continuità negli anni Settanta (con quelle di Thad Jones & Mel Lewis e di Francy Boland & Kenny Clarke, e oltre a quelle classiche di Basie, Herman, Kenton e a quella di Ellington, sempre la più creativa, anche nei momenti più dilapidati), fu quella co-diretta dalla giapponese americanizzata Toshiko Akiyoshi e dal marito Lew Tabackin. Toshiko, che era arrivata in USA forte di una raccomandazione di Oscar Peterson e che era (ed è, suppongo), un’eccellente pianista, scriveva e arrangiava l’intero repertorio dell’orchestra, il cui «orientalismo» era più genuino di altri, et pour cause.
Children in the Temple Ground (Akiyoshi), da «Toshiko Akiyoshi/Lew Tabackin», Mosaic Select MS-033. Stu Blumberg, Don Rader, Mike Price, Bobby Shew, tromba; Charles Loper, Bruce Paulson, Britt Woodman, trombone; Phil Teele, trombone basso e contrabbasso; Dick Spencer, Gary Foster, sax alto, flauto, clarinetto; Lew Tabackin, sax tenore, flauto, ottavino; Tom Peterson, sax tenore, flauto contralto, clarinetto; Bill Perkins, sax baritono, flauto contralto, clarinetto basso; Toshiko Akiyoshi, piano; Gene Cherico, contrabbasso; Peter Donald, batteria; Tokuko Kaga, cantante. Registrato il 28 febbraio 1975.
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