martedì 7 dicembre 2010

Ride of the Valkyries (Stan Kenton)

  Non ho incertezze nel dire che «Kenton/Wagner», del 1964, è l’album più famigerato della storia del jazz. L’infamia è meritata? Giudica tu da questa versione della Cavalcata delle Valchirie (che pubblico, per disdegnoso gusto, in occasione dell’apertura della Scala, questa sera, proprio con Die Walküre). Kenton vi riesce a oltraggiare in un colpo solo Wagner, i ritmi afrocubani e infine anche quelle cose buone – per me poche – che nella sua carriera aveva pur fatto.

  Ride of the Valkyries (Wagner), da «Kenton/Wagner»,Capitol Records STAO 2217. Registrato nel 1964


7 commenti:

andrea 403 ha detto...

ma è bellissimo!

(tu non hai capito, quella di Kenton era una provocazione!)

Marco Bertoli ha detto...

Se Wagner è all'inferno, come in tanti gli augurano, di sicuro la sua pena è ascoltare questo disco a ripetizione…

andrea 403 ha detto...

Cioè dici che fino al '64 se l'è goduta?
mah...

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto sbudellare dal ridere col commento finale su Kenton, che condivido in versione light. Immagino con una conoscenza approfondita della sua opera la penserei diversamente, ma avventurarmi per le sue varie New Opus Of The History Of Crappotronic Afrocuban Panwagnerian Negromantic Jazz vol. XVIII mi pare un compito ingrato, visto che mi sono rotto i coglioni con due sue pezzi di fila e preferisco metter su che so, Bobby Watson.

Marco Bertoli ha detto...

403: in realtà Wagner ha "goduto" di trascrizioni nefande già prima di Kenton, ma, credo, nessuna così.

IdiotaIgnorante: a parte questo caso estremo, non sono buon giudice in materia di Kenton perché a me, con pochissime eccezioni, le big band bianche piacciono poco.

Anonimo ha detto...

Ne ho frequentate poche, cioè Kenton, Krupa e Rich, e pure a me dicono pochino.

Anonimo ha detto...

ma sembra uno scherzo !
aL