Ecco un pezzo denso di connotazioni interessanti, ma più storiche che musicali. Risale al periodo in cui, a bebop ormai affermato, Benny Goodman decise to try his hand at it. Qui ha l’aiuto precipuo di Mary Lou Williams, la grande pianista e compositrice che del bop e dei bopper è stata in qualche modo un’eminenza grigia e un méntore (spero di trovare la voglia di parlartene, un giorno) e che fornisce delle composizioni armonicamente avanzate e melodicamente addirittura attorte, quasi volesse dire: cari miei, oggi il jazz è questo!
La musica resta poi ritmicamente nel solco di uno swing piuttosto tradizionale e non solo perché vi suona Benny: gli arrangiamenti, con le interpunzioni a riff dei fiati, ricordano i piccoli gruppi di Benny di dieci anni prima (quelli con Charlie Christian); Wardell Gray, pur con un percepibile influsso parkeriano, si esprime essenzialmente nell’idioma di Lester Young e alla fine la figura dell’avanguardista la fa Billy Bauer, che contemporaneamente si stava illustrando insieme con Lennie Tristano.
Mary’s Idea (M. L. Williams), da «Wardell Gray - Blue Lou», Jazz Colours 874745-2. Benny Goodman, clarinetto; Wardell Gray, sax tenore; Billy Bauer, chitarra; Mary Lou Williams, piano; Clyde Lombardi, contrabbasso; Mel Zelnik, batteria. Registrato nel luglio 1948.
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