Brillante ed estroso, George Cables (pianista che Art Pepper chiamava «mister Beauty») esegue a suo modo Waltz for Debbie di Bill Evans. Prevedo che farà innervosire almeno uno degli habitué di JnP.
Waltz for Debbie (Evans), da «Cables Fables», SteepleChase SCCD 31287. George Cables, piano; Peter Washington, contrabbasso; Kenny Washington, batteria. Registrato nel marzo 1991.
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4 commenti:
Non mi sono innervosito... Mi piace sempre ascoltare Cables, fluido, logico e sereno. Il migliore tra i pianisti "stabili" di Getz o il più sensibile ad entrare in empatia con lui...
M.G.
Non di Getz, è chiaro, ma di Art Pepper... Che, credo, nel cuor ti stia.
M.G.
Forse stavi pensando ad Albert Dailey?
No no, son proprio rincoglionito... Pensavo ai dischi di Pepper con Cables, quelli degli ultimi anni del tragico Art. Dischi che trovo di un'intensità e di un'urgenza espressiva che mi colpiscono sempre.
Ma, chissà perché, ho scritto Getz (del quale mi piacciono tanto tutti i dischi registrati con Barron, anche in questo caso quelli affannati ed intensi degli ultimi giorni).
Potresti però mettere qualcosa di Dailey, un altro dei-troppo-poco-conosciuti che avrebbero meritato più attenzioni.
Di Cables cerco da una vita i due Blue Note di metà anni settanta che incise come pianista di Hutcherson, titolare dei progetti. Certo che se si mettessero in fila tutti i dischi registrati da Hutch e non ancora ristampati o difficili da reperire, l'autostrada del sole ci vorrebbe...
M.G.
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