Fats Waller, nel 1926 all’organo da teatro, esegue St. Louis Blues di sicuro a tempo più sostenuto di quanto non intendesse il suo autore e lo si solesse cantare, rispettandone tuttavia la singolare movenza di tango del bridge (e intro).
Segue una sua composizione, Soothin’ Syrup Stomp (i bei tempi in cui gli sciroppi per la tosse a base di codeina non richiedevano la ricetta…) in uno schema multitematico di ragtime, con la ripresa alla fine del gruppo tematico iniziale: il titolo di stomp gli deriva, credo, dall’usare per il quarto gruppo tematico la cosiddetta stomp progression impiegata da Jelly Roll Morton in King Porter Stomp. Osserva con che gusto Fats varii lievemente i registri dell’organo in queste ripetizioni.
Altro Fats seguirà nei prossimi giorni, credo proprio.
St. Louis Blues (W. C. Handy), da «The Complete Recorded Works Vol. 1», JSP Records JSP927D. Fats Waller, organo. Registrato il 17 novembre 1926.
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Soothin’ Syrup Stomp (Waller), ibid., 14 gennaio 1927.
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