It Might As Well Be Spring mi mette sempre di buon umore e mi pare che Kenny Dorham dovesse pensarla come me. Spring Is Here, invece, mi fa piangere o dormire, ma come la fanno qui Kenny e i suoi mi mette di ottimo umore.
Dorham è stato uno di quei musicisti a cui riuscire banali o sdolcinati era praticamente impossibile; mi ricorda una specie di Ahmad Jamal della tromba. La compagnia qui è ideale, con metà del sestetto di Miles che pochissime settimane dopo avrebbe registrato «Kind of Blue»; c’è Cecil Payne e anche quel bel personaggio del cornista e compositore David Amram, un grande amico, fra gli altri, di Monk.
(In barba alle primavere cantate da Richard Rodgers, su Milano si è già adagiata un’ispida estate e la redazione di JnP, purtroppo, si sta rivelando un forno).
It Might As Well Be Spring (Rodgers-Hammerstein), da «Blue Spring», Riverside/OJCCD-134-2. Kenny Dorham, tromba; David Amram, corno; Cannonball Adderley, sax alto; Cecil Payne, sax baritono; Cedar Walton, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Jimmy Cobb, batteria. Registrato il 20 gennaio 1959.
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Spring Is Here (Rodgers-Hart), id.
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