Siccome l’ineffabile Paolo Lancianese mi ha or non è molto accusato di negligere i vibrafonisti (ingiustamente: fra l'altro è vibrafonista un mio prediletto, Walt Dickerson), mi porto avanti con questa Chega de Saudade nella quale Gary Burton sovrappone il proprio strumento, se non sento male, tre volte.
Buon appetito a chi ne ha per quello strumento; per me, questa è una vera indigestione dello scampanante idiofono.
Chega de Saudade (No More Blues) (Jobim), da «Alone At Last», Atlantic 7567-80762-2. Gary Burton, vibrafono. Registrato nel 1971.
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