La canzone di Fats Waller, resa popolarissima anche da Louis Armstrong, non ha conosciuto molte interpretazioni moderne, cosa anche comprensibile, se ne hai presente il testo. Questa di Booker Ervin del 1963, giudiziosamente ammodernata, è intensa; lo sostiene ottimamente il suo vecchio sodale Horace Parlan e al suo fianco, ispirato come sempre, c’è Frank Strozier.
Black and Blue (Razaf-Waller-Brooks), da «Exultation!», Prestige/OJC 835. Frank Strozier, sax alto; Booker Ervin, sax tenore; Horace Parlan, piano; Butch Warren, contrabbasso; Walter Perkins, batteria. Registrato il 19 giugno 1963.
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2 commenti:
Non avevo mai fatto caso al testo.
Abbastanza impressionante, in effetti:
"I'm white inside, but that don't help my case
That's life can't hide what is in my face
How would it end ain't got a friend
My only sin is in my skin
What did I do to be so black and blue?"
Certo, Louis ci metteva un bel po' di signifyin'...
Quoto Sergio su tutta la linea e devo dire che la versione che mi risuona è proprio quella di Louis dove sembra sempre sentirlo sorridere mentre canta. È così rasserenante che un testo così se uno davvero non se lo legge non potrebbe mai immaginarlo!
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