Fra anni Settanta e Ottanta, al culmine della presenza in Europa della seconda ondata dei freemen, quelli di Chicago, Anthony Davis (1951), pianista e compositore, si fece notare come sideman di molti musicisti dell’AACM, fra cui George Lewis e Leroy Jenkins. In Europa (e anche in Italia, presso la Red Record) trovò l’occasione di registrare più volte. Si dedicò dopo allora tutto alla composizione di musica da concerto e di opere liriche, al teatro di prosa (scrivendo le musiche dell’originale produzione a Broadway di Angels in America di Tony Kushner) e all’insegnamento universitario.
Da questo disco del 1980 ho scelto i due pezzi più jazzistici. Nel primo, dedicato a Ellington con un riferimento a una sua composizione famosissima, Davis mostra anche chiara un’altra sua fonte, Thelonious Monk.
Man On A Turquoise Cloud – For Edward Kennedy Ellington (Davis), da «Lady of the Mirrors», India Navigation IN 1047 CD. Anthony Davis, piano. Registrato nel 1980.
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Whose Life? (Davis), id.
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2 commenti:
E' un disco che mi piace molto. Anche i brani "meno jazzistici", come l'ipnotico, iniziale "Beyond Reason". Quanto al post di ieri, Betty Carter è una delle cantanti che io amo di più - con Billie Holiday e Nina Simone - e perciò grazie per averla proposta.
Chi poteva conoscere questo disco se non tu? A me ricorda abbastanza il disco in solo di Craig Taborn per la ECM
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