Steve Kuhn, sentito anche due giorni fa con Art Farmer, è un pianista meraviglioso. So che l’ho già detto altre volte, ma ogni volta che lo ascolto torno a entusiasmarmi. Quest’uomo sembra incapace di esprimersi in modo sciatto o banale.
Questa è forse la versione più originale che abbia mai sentito della composizione di Miles Davis, che è già piuttosto strana di suo – un pezzo di 12 battute che non è un blues. Kuhn è un pianista del genere enciclopedico, un po’ alla Martial Solal, se vogliamo, ma a differenza di Solal (un altro che ammiro intensamente), Steve non suona mai freddo o meramente ingegnoso.
Solar (Davis), da «Live at Maybeck Recital Hall vol. 13», Concord Jazz CCD-4484. Steve Kuhn, piano. Registrato il 18 novembre 1990.
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3 commenti:
Sbaglio, o hai caricato il file errato? ;-)
Ops! Adesso rimedio
Appunto. Solal, un genio senza ombra di dubbio, spesso mi suona distante, coerente in un universo nel quale non riesco ad entrare. Kuhn invece mi emoziona sempre.
M.G.
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