Prima di diventare il presidente del loft jazz e un’eminenza grigia del tardo free jazz (soprattutto in Europa, dove nella seconda metà degli anni Settanta era onnipresente con il suo trio, un po’ come Anthony Braxton, musicista da lui diversissimo), Sam Rivers è stato un saxofonista (e poi flautista, clarinettista, pianista) dalla lunga e variata carriera, cominciata nel rhythm ’n’ blues (nato nel 1923, ancora nel 1962 accompagnava il chitarrista T-Bone Walker).
Alla metà degli anni Sessanta, dopo un transito brevissimo e non felice nel quintetto di Miles Davis, registrò alcuni dischi per la Blue Note in contesti relativamente tradizionali ma che proprio per questo ne mettevano in luce le doti di compositore ingegnoso e lo stile strumentale abbastanza oltranzistico, fra un Coltrane e un Ayler di belle maniere.
Lo si sente bene in questo Fuchsia Swing Song dall’omonimo Blue Note BLP 4184, dove Rivers suona il sax tenore accompagnato da Jaki Byard al piano, Ron Carter al contrabbasso e Tony Williams alla batteria. Registrato l’11 dicembre 1964.
Alla metà degli anni Sessanta, dopo un transito brevissimo e non felice nel quintetto di Miles Davis, registrò alcuni dischi per la Blue Note in contesti relativamente tradizionali ma che proprio per questo ne mettevano in luce le doti di compositore ingegnoso e lo stile strumentale abbastanza oltranzistico, fra un Coltrane e un Ayler di belle maniere.
Lo si sente bene in questo Fuchsia Swing Song dall’omonimo Blue Note BLP 4184, dove Rivers suona il sax tenore accompagnato da Jaki Byard al piano, Ron Carter al contrabbasso e Tony Williams alla batteria. Registrato l’11 dicembre 1964.
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