giovedì 3 aprile 2014

Good Relationship (Walt Dickerson)

 Ritorna il mio vibrafonista preferito (dopo Milt Jackson), Walt Dickerson, e un nume tutelare di Jazz nel pomeriggio. La ragione di questo status e di questa predilezione è la compresenza nella musica di Dickerson, in alto grado, di due qualità non sempre compatibili, l’intelligenza e la gioia. Se avrai voglia di leggere gli altri commenti che negli anni gli ho dedicato, troverai motivazioni più musicalmente circostanziate.

 Qui Walt è colto nel 1982 nella bella Milano con un collaboratore di antica data e magnifico, Cyrille, e con Sirone, che con Leroy Jenkins e Jerome Cooper faceva quel bel trio degli anni Settanta, il Revolutionary Ensemble.

 Nelle note di copertina, scritte da Nat Hentoff, trovo qualche cenno interessante sugli aspetti meccanici dello stile di Dickerson. «I suoi battenti sono lunghi la metà della misura normale; questo gli consente di suonare vicinissimo alla tastiera e di ottenere così la velocità che avrebbe usando solo le dita. (…) I battenti (…) vengono immersi per dodici ore in una soluzione, così da produrre un suono soffice all’attacco della nota».

 Good Relationship (Dickerson), da «Life Rays», Soul Note 121028-2. Walt Dickerson, vibrafono; Sirone (Norris Jones), contrabbasso; Andrew Cyrille, batteria. Registrato nel febbraio 1982.



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4 commenti:

Paolo Lancianese ha detto...

Ma il vero nume tutelare di JnP è Bobby Hutcherson, vibrafonista non meno sopraffino. Ricordi? 22 maggio 2010.

MJ ha detto...

E' anche l'ultima seduta di registrazione nella carriera di Dickerson, che è morto nel 2008 senza aver più inciso una sola nota. Ventisei anni di silenzio, per un musicista di questo livello, sono davvero un grosso peccato.

Marco Bertoli ha detto...

Sì, comunque credo che lui avesse qualche prevenzione verso i dischi

Marco Bertoli ha detto...

Lancianese, per l’8 aprile c'è una soropresa vibrafonistica