Hank Jones, qui in trio nel 1955, esegue la canzone celeberrima di Rodgers e Hart e ne dà una delle versioni definitive. A mio giudizio, eh – adesso come adesso, non riesco a farmene venire in mente una che mi piaccia di più, né di Miles né di Mulligan né di Chet Baker.
In particolare l’esposizione del tema prima che entri la ritmica, non in tempo libero secondo la prassi tatumiana divenuta luogo comune, bensì in tempo rubato, con un lieve sfasamento fra le due mani ma con una pulsazione sempre evidente, basterebbe a illuminare la grandezza di questo pianista e a dare un esempio in vivo di che cosa sia lo swing, quella propulsione in avanti che è ovvia quando la senti ma che è difficile qualificare e quantificare. Quanto segue non è da meno.
My Funny Valentine (Rodgers-Hart), da «Complete Original Trio Recordings», Lonehill Jazz, LHJ10340. Hank Jones, piano; Wendell Marshall, contrabbasso; Kenny Clarke, batteria. Registrato il 4 agosto 1955.
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2 commenti:
posso fare una domanda da neofita del jazz? leggendo un pò in giro mi è sembrato di capire che questo celebre pezzo in origine fosse molto più veloce e quasi buffo ed è stato poi ralletanto fino a diventare malinconico come lo conosciamo noi ora... la mia domanda è, chi lo ha riarrangiato così, e (se si sa) perché? è stato chet baker, come credo, o un altro? è pura curiosità la mia, ma magari tu sai darmi una risposta...
e come al solito non mi permesso pubblicare commenti col mio account... :)
Ciao Lillo,
è come dici; «My Funny Valentine» viene da un musical di Rodgers & Hart (il loro primo insieme), Babes in Arms, del 1937 e in origine è un pezzo leggero (la canta una donna, e Valentine è un uomo, ma di più non ti so dire).
La prima versione jazzistica credo proprio sia quella del quartetto di gerry Mulligan con Chet Baker del 1952, che insieme a quella di Miles del 1956 è anche la più famosa.
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