La front line di questo disco si compone tutta di artisti che esordirono, anche discograficamente, nella prima metà degli anni Venti, e che a quel punto (1957) erano dunque vicini a compiere i quarant’anni di carriera; altrettanto vale del batterista. Il resto della ritmica, con il pianista Napoleon e il chitarrista Barksdale associati rispettivamente alla All Stars di Armstrong e al secondo trio di Art Tatum, possono a miglior diritto venir fatti rientrare nel mainstream «semi-moderno» dell’epoca, intendendo con semi-moderno ancorato allo swing ma con ogni evidenza a giorno del bebop. Insomma, l’incontro dei valorosi otto ha luogo in un peculiare crocicchio stilistico e temporale, con risultati molto felici.
(Sentendo Red Allen in questi due pezzi mi viene in mente quanto di lui scrisse Don Ellis nei primi anni Sessanta: «the most creative and avant-garde trumpeter in New York»).
Love Me Or Leave Me (Donaldson-Kahn), da «World on a String», Bluebird NL 497. «Red»Allen, tromba; Coleman Hawkins, sax tenore; Marty Napoleon, piano; Everett Barksdale, chitarra; Lloyd Trotman, contrabbasso; Cozy Cole, batteria. Registrato il 27 marzo 1957.
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I’ve Got the World On a String (Arlen-Koehler), ib.
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