Cecil Taylor nel 1959, nel disco che passa per il più straight che abbia mai fatto. Certo, il repertorio lo è, consistendo per metà di canzoni di Cole Porter, però giudica tu: Cecil è come Minerva, uscita armata dalla testa di Giove.
Love for Sale (Porter), da «Love for Sale», Blue Note 94107 (United Artists). Cecil Taylor, piano; Buell Neidlinger, contrabbasso; Dennis Charles, batteria. Registrato il 15 aprile 1959.
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2 commenti:
Si può sussurrare che è il mio disco preferito di Taylor? Perché sembra che tutta la musica incisa per Blue Note, connection con Coltrane compresa, sia "minore"... Mah!
M.G.
Io credo che Taylor sia al massimo con materiali proprî (quindi anche in Blue Note come Conquistador, Unit Structures); ma è certo che fin dagli esordi – se cerchi qui sopra trovi cose dal suo primo disco, del ’56, nel caso remoto che non lo conoscessi – si appropriava di qualunque cosa suonasse. Purtroppo, in quei primi dischi, si tirava sempre dietro Dennis Charles, batterista squadrato come pochi.
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