martedì 3 giugno 2014

Ice Freezes Red – Infatuation (Fats Navarro)

 Ora della fine, il trombettista più influente del jazz moderno non sarà stato Dizzy Gillespie né Miles Davis, ma Fats Navarro, che, partendo da Dizzy con una solida base di Armstrong e aggiungendovi tanto di suo, diede origine alla più frequentata e illustre scuola trombettistica del dopoguerra, quella fondata di fatto da Clifford Brown.

 Con Fats nella prima seduta si sentono Leo Parker (1925-1962), un notevole saxofonista baritono che non incise moltissimo, e Tadd Dameron, compositore e arrangiatore importante e originale, pianista di qualità modeste. In Infatuation, Fats lascia quasi per intero la scena a Don Lanphere (1928-2003), in quegli anni uno di non pochi sax tenori bianchi grosso modo coetanei, tutti devoti di Lester Young e di eccezionali doti: Stan Getz, Zoot Sims, Al Cohn, Allen Eager, Brew Moore.

 Ice Freezes Red (Dameron-Navarro), da «Fats Navarro 1947-1949», Classics 1108. Fats Navarro, tromba; Leo Parker, sax baritono; Tadd Dameron, piano; Gene Ramey, contrabbasso; Denzil Best, batteria. Registrato il 29 novembre 1947.



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 Infatuation (Scon.), ib. Navarro, Don Lanphere, sax tenore; Linton Garner, piano; Al Casey, chitarra; Jimmy Johnson, contrabbasso; Max Roach, batteria. Registrato il 29 novembre 1948.



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2 commenti:

Alberto ha detto...

Il fraseggio di Navarro è splendido, ma non mi è mai piaciuto il suono della sua tromba (in questo, Clifford Brown era imbattibile). A meno che non fossero scadenti le incisioni dell'epoca, ma allora dovrebbe essere un difetto comune a molti, e non mi sembra.

Jazz nel pomeriggio ha detto...

Rispetto a quello di Brown e successori la sonorità di Navarro può sembrare un po' aspra, ma in realtà è più piena e lucente di quella dei contemporanei, di Dorham o McGhee, ma anche di Gillespie.