giovedì 31 gennaio 2013

[Guest Post #29] Valentina & Ivy Benson

 Guest post inconfondibile: è la fulgida Valentina, alla quale non vorrai far mancare commenti. Come già si era visto in altre occasioni, la sua scelta è preziosa come la sua penna, che si aggira sempre dalle parti del mangiare.

 «A un passo dall’implodere, dopo reiterati reciproci intralci, si decise a metterlo alla porta.
 Quando, qualche ora dopo, il suo ego rientrò avvolto in una nuvola di Coco Mademoiselle, ella aveva sfornato il pane pita, fritto i falafel e preparato l’hummus.

 Non ci fu bisogno di aggiungere parole. Ella sapeva cosa gli piacesse ed ego aveva un indiscutibile buon gusto in fatto di profumi».

 I’m Gettin’ Sentimental Over You (Washington-Bassman). Ivy Benson and Her Girls’ Band. Ivy Benson, sax alto. 78 giri registrato nel 1943.



 Download

3 commenti:

Paolo Lancianese ha detto...

"Sono fuori di me e sono preoccupato perché non mi vedo rientrare", diceva Luigi Tenco. Per fortuna ha un più lieto fine il racconto di Valentina (racconto, sì - che Gianni Toti avrebbe ben potuto inserire nella sua antologia de "I racconti più brevi del mondo", edita anni fa da Fahrenheit 451 in una collana non di tascabili, oviamente, ma di "taschinabili").
Quanto a Ivy Benson, tutto ignoravo di lei. Ora ne so qualcosa di più. Su YouTube c'è qualche filmato e si scopre che altre orchestre di sole donne esistevano negli anni Quaranta (Thelma White, ad esempio). E infatti Alyn Shipton dedica una paginetta del suo libro a quel fenomeno, parlando delle International Sweethearts of Rhythm, di cui la band di Ivy Benson fu la controparte britannica. Già negli anni Venti e Trenta erano sorti altri gruppi all-girl, ma fu soprattutto durante la guerra che queste orchestre ebbero successo. Il loro declino, poi, coincise con la fine dell'era dello swing.
Grazie dunque a Valentina per aver suscitato questi approfondimenti. Purtroppo del cibo non potrò approfittare: me lo impedisce la drastica dieta cui sono costretto. E il mio ego tarda a rientrare.

Marco Bertoli ha detto...

«Ego» è il suo gatto.

Anonimo ha detto...

E' vero Paolo, le band femminili conobbero una vera esplosione durante la seconda guerra mondiale, anche se il pubblico maschile continuava a stupirsi del fatto che quelle ragazze suonassero sul serio...

Di Sherry Tucker esiste il volume "Swing Shift 'All-Girl' Bands of the 1940s". Avevo un altro riferimento ma purtroppo, in questo momento, non riesco a trovarlo.


Marco, "Ego" è un nome stupendo per un gatto.

Valentina