Questa notte, nel programma Battiti su Rai Radiotre, il mio amico Pino Saulo presenta il pianista Stefano Battaglia che eseguirà tre improvvisazioni, seguite da tre pezzi del suo nuovo disco ECM «The River of Anyder».
Io qui ve ne faccio sentire uno, quello che apre il disco. Vorrei che mi diceste, in tutta sincerità, che cosa ve ne pare.
Minas Tirith (Battaglia), da «The River of Anyder», ECM 2151 276 8055. Stefano Battaglia, piano; Salvatore Maiore, contrabbasso; Roberto Dani, batteria. Registrato nel novembre 2009.
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4 commenti:
dal basso della mia ignoranza lo trovo inconcludente.
mentre lo ascoltavo pensavo ad altro.
anzi,adesso lo riascolto.
Anche la mia mente tendeva a vagare altrove, ascoltando questo disco. Non è stato sempre così con Stefano Battaglia. Qualche anno fa ha fatto un bel disco con dei musicisti torinesi, dedicato ai Mikrokosmos di Bartok. Cerco di ritrovarlo.
il cd ce l'ho sul tavolo perché devo recensirlo.
anch'io sono un po' in difficoltà. battaglia è un musicista della cui serietà e integrità non posso dubitare, però a volte si sposta su territori in cui non riesco a seguirlo.
riporto una sua dichiarazione da un'intervista che mi rilasciò qualche anno fa:
Personalmente, quando scrivo o improvviso penso alla musica sempre più in termini di "pura materia": suono, ritmo, melodia, armonia. Non mi interessano più gli stili. E nemmeno sono interessato a ideologie pseudo-moderniste o, al contrario, pseudo-conservatrici. Se la musica ha bisogno del suono di un cluster sono felice di cercare il migliore possibile, se vuole una triade perfetta non vedo l'ora di sentirla sotto le mani.
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