Ai suoi esordi, Clifford Jordan era il quintessenziale sax tenore chicagoano, dallo stampo di un Johnny Griffin e di un Von Freeman. Questa seduta Blue Note, seconda a suo nome, è contemporanea al suo impiego nel quintetto di Horace Silver (con cui lo puoi sentire in «Futher Explorations»).
Nel disco, fra nomi notissimi, c'è anche quello di John Jenkins (1931-1993), una di quelle figure elusive del jazz, apparso per un attimo e subito sparito. Da quello che si sente qui, questo altro chicagoano era un altosaxofonista di classe e un compositore ingegnoso.
St. John (Jenkins), da «Cliff Jordan», Blue Note TOCJ-1565. Lee Morgan, tromba; Curtis Fuller, trombone; John Jenkins, sax alto; Clifford Jordan, sax tenore; Ray Bryant, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Art Taylor, batteria. Registrato il 2 giugno 1957.
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