Gil Evans non era un pianista; si ritiene che suonasse al massimo «arranger’s piano», cioè che se la cavasse alla meno peggio nel compitare bassi, accordi e rivolti. Giudica tu.
A Steve Lacy, che aveva cominciato nell’ambito del Dixieland revival e aveva suonato con Hot Lips Page, Gil Evans offrì una delle prime occasioni di suonare «moderno» in un contesto d’alto bordo. Sia Lacy sia Evans erano musicisti incapaci di suonare una frase musicale che venisse dettata loro non dalla fantasia, ma dall’abitudine delle dita, come succede sovente perfino ai migliori.
Jelly Roll (Evans), da «Paris Blues», OWL 049. Steve Lacy, sax soprano; Gil Evans, piano. Registrato il primo dicembre 1987.
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1 commento:
Bel disco. Uno dei pochi di Lacy totalmente commestibili.
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