lunedì 14 gennaio 2013

Elysee - Opus Five (J. J. Johnson)

 In un secolo di storia il jazz ha fatto le cose in fretta, e così, laddove p.e. nella musica europea si periodizza almeno a decenni, nel jazz sarebbe auspicabile farlo anno per anno. Ecco, un giorno o l’altro io scriverò un volume di storia del jazz intitolato «1949» e chi sa se mi basterà un tomo solo. La formazione (a nome di J. J. Johnson) e la data fanno riflettere.

 Elysee (Lewis), da «Early Bones», Prestige P-24067. Kenny Dorham, tromba; J. J. Johnson, trombone; Sonny Rollins, sax tenore; John Lewis, piano; Leonard Gaskin, contrabbasso; Max Roach, batteria. Registrato il 26 maggio 1949.



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 Opus Five (Johnson), id.



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7 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Ecco.

Quando ti serviranno un grafico e un illustratore per quel tuo tomo lì, basta fare un fischio nella mia direzione.

Marco Bertoli ha detto...

Eh… Sogno una collana di libretti (di paginazione variabile, naturalmente, perché un conto è il 1960, un altro il 1973, ma mediamente sulle 150 pagine) intitolati ciascuno a un anno del jazz e fortemente connotati come grafica.

Marco Bertoli ha detto...

Peccato che gli editori, quando sentono la parola jazz, mettano mano alla pistola.

LUIGI BICCO ha detto...

Ah. Editori alla Tex Willer, insomma. Ma a parte questo, i volumi in questione potrebbero essere allegati ad una rivista, che so, che parla proprio di jazz. Magari proprio come collaterale da edicola. Una rivista qualsiasi. Adesso non mi viene in mente nessun nome in particolare :D

A parte quello, secondo me, qualcuno interessato ad un prodotto del genere, potrebbe esserci. Così a nastro e senza rifletterci troppo, la Polillo potrebbe essere un'alternativa interessante, vista la passione della famiglia fondatrice per il genere. Nel loro catalogo di varia (qui), un paio di titoli ci sono già.

E adesso che ci penso meglio, anche qualche altro editore.

Mmm.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Marco Coppola ha detto...

È l idea più geniale che abbia sentito negli ultimi tempi. Sono un appassionato di jazz (bebop per lo più) e mi sono avvicinato per caso a questo fantastico e paradisiaco blog che visito più volte al giorno. Immediatamente sono rimasto esterrefatto, quasi spaesato, di fronte alla passione, alla competenza, alla professionalità che infondi in questa attività, al punto da intuire che sei un musicista perfettamente preparato (sbaglio?). Spero davvero che il progetto della collana di libretti si realizzi, ormai gli appassionati aumentano a vista d' occhio! La tua infinita preparazione ti consentirà, non nutro dubbi al riguardo, di comporre un' opera imperitura,destinata a fare scuola!! Sei già all'opera?

Marco Bertoli ha detto...

Ciao Marco, sui libretti, come avrai visto, ti ho risposto in coda al post del 23 aprile 2014. La cosa dei libretti, a furia di sentirtelo dire, comincia a sembrare buona anche a me! Vedremo quello che si può fare, ti terrò informato ma, come si dice, non trattenere il fiato nell'attesa.

Infine, i tuoi complimenti mi fanno molto piacere ma sopravvaluti di molto le mie capacità. Ho studiato per fare il musicista, diciamo così, ma di mestiere faccio altro, ma un altro che spesso mi consente di occuparmi del jazz.