domenica 2 settembre 2012

[Guest post #23] Gennaro Fucile & Sergey Kuryokhin

 Saluto, nelle piogge torrenziali di Milano, il ritorno dell’autunno, stagione a me grata, e quello di Gennaro Fucile, che ci presenta un grande musicista (fra le altre cose) (e un mostro del pianoforte) fino a oggi assente da Jazz nel pomeriggio.
 Sergey Kuryokhin non suonava esclusivamente jazz, tantomeno rock, musica circense, tradizionale, cioè folk, o quella di qualsivoglia avanguardia. Sergey Kuryokhin suonava Sergey Kuryokhin. Lo si è apparentato con Frank Zappa e le Mothers of Invention, con il Willem Breuker Kollektief, per via degli happening e delle gag teatrali inscenate dal suo open group Pop Mechanics ma anche dei collages arditi e inaspettati. I rimandi però non finiscono qui.

 Non tirandola per le lunghe, si citerà anche John Zorn, quello «prebiblico», che ancora non ci tormentava mensilmente con i suoi libri della legge masadica, ma nelle bizzarrie di Sergey Kuryokhin c’era una vena di follia estranea agli altri. In lui risuona ancora il manifesto dei cubofuturisti, Schiaffo al gusto corrente, quello firmato da David Burljuk, Aleksandr Kručënych, Vladimir Majakovskij e Viktor Chlebnikov a un passo dalla Grande guerra. Sergey Kuryokhin era russo, Sergey Kuryokhin era Sergey Kuryokhin, unico. Pianista, band leader, compositore, attivista della libertà in tempi difficili, quando la piazza in cui agiva si chiamava Leningrado e lui era un cittadino sovietico che insieme ad altri musicisti sopraffini come Vladimir Chekasin e Anatoly Vapirov spargeva jazz in Urss.

 Storia breve, appassionante quella di Sergey Kuryokhin che trova un briciolo di popolarità in Occidente grazie alla Leo Records di  Leo Feigin, connazionale emigrato a Londra. Facciamola breve, nel 1991 incide «Some Combinations of Fingers and Passion» album di solo piano dando prova di maestria, sapienza e sregolatezza. Mettete insieme Frédéric Chopin, Colin Nancarrow, Cecil Taylor, Renato Carosone e avvisterete Sergey Kuryokhin. Quello che si sente qui è il fremito più jazzistico: A Combination of Power and Passion (Blue Rondo A La Russ - A Tribute to Dave Brubeck). Il titolo dice tutto.

 Sergey Kuryokhin ci ha lasciato nel 1996. Aveva 42 anni e 150.000.000 di idee, per tornare a Majakovskij.

 A Combination of Power and Passion (Blue Rondo A La Russ - A Tribute to Dave Brubeck) (Kuryokhin), da «Some Combinations of Fingers and Passion», Leo Records LR 179. Sergey Kuryokhin, piano. Registrato a Londra il 4 giugno 1991.



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