Reload dal 14 dicembre 2012
Roosevelt «Baby Face» Willette (1933-1971), organista, ha una distinzione speciale e un po’ strana: sul mercato dei collezionisti, le cui quotazioni com’è noto non hanno a che vedere con i valori musicali, la stampa originale del suo primo Blue Note
«Face to Face» (1961) è un pezzo ricercatissimo, il più raro dell’intero catalogo Blue Note e valutato di conseguenza.
Figlio di un ministro e di una missionaria e originario non si sa se della Louisiana o dell’Arkansas, sparito nel nulla prima di morire a Chicago, come e più di altri musicisti meridionali Baby Face si formò nel seno musicale della chiesa metodista nera. Rispetto agli altri organisti che nell’ultimo paio di mesi abbiamo ascoltato insieme, Willette resta legato assai più alle sue radici gospel, tanto che, invertendo la relazione consueta, l’hard bop nella sua musica risulta più una spezia aggiunta che una base stilistica. La parte migliore della sua carriera si svolse sotto l’egida Blue Note, dove esordì in dischi di Lou Donaldson e Grant Green per firmare quindi tre LP a proprio nome con sidemen di lusso, fra cui proprio Green. Passò poi alla chicagoana Argo ed è qui che lo cogliamo noi oggi, nello scorcio finale del
1964.
I dischi Argo di Willette, meno noti dei Blue Note e
pour cause, sono tuttavia particolarmente interessanti. Il loro suono – intendo la qualità della ripresa sonora – è più grezzo e quasi crudo rispetto alle alchimie vangelderiane, lo spazio è compresso e questo si addice bene alla musica di Willette del periodo, che a confronto con quella dei contemporanei colleghi di strumento ha una dimensione di secchezza, quasi di violenza, che mi ha evocato l’aggettivo «punk».
Behind the 8 Ball è infatti nient’altro che rock’n’roll;
Song of the Universe, con il precedente il solo altro
original del disco, è un tiratissimo
6/8 che sembra mettere in qualche ambascia i modesti accompagnatori dell’organista, che qui come nel resto del disco sfoggia un
drive implacabile.
Su Willette, in italiano, ho trovato
questo bell’articolo di Nico Toscani, che pare averne avuto l’idea giusto un mese prima di me.
Behind the 8 Ball (Willette), da
«Behind the 8 Ball», Argo LP-749.
Baby Face Willette, organo;
Ben White, chitarra;
Jerold Donavon, batteria. Registrato il 30 novembre
1964.
Song of the Universe (Willette),
id.