Ecco l’interpretazione data da nel 2003 da Alexander von Schlippenbach di San Francisco Holiday di Monk, a confronto diretto con quella data da Frank Kimbrough quindici anni dopo e presentata qui stesso tre giorni fa. Per buon peso, vista la brevità delle esecuzioni, aggiungo Crespuscule With Nellie e Off Minor.
Elaboro quanto dicevo nel post correlato: le versioni monkiane dei tedeschi sono più soddisfacenti di quelle del quartetto americano perché più disinvolte e più vivaci ritmicamente e timbricamente. Sono in quintetto, con frontline di tromba e clarinetto basso che improvvisano spesso in simultanea, o che enunciano il tema in discanto. Inoltre, in persona, il complesso non impiegava amplificazione alcuna, generando così un suono asciutto e caldo che appariva spontaneamente «d’epoca», anche per un certo scrupolo filologico della sezione ritmica, dove Ulli Jennessen sembrava ispirarsi a Shadow Wilson.
Giova infatti ricordare che quella tedesca era una working band, che per alcuni anni portò in giro il progetto «Monk’s Casino», eseguendo in una serata, ovviamente in scorcio come qui, tutte le composizioni di Monk. Rispetto ai dischi di Frank Kimbrough, qui è esplicito il valore di macrotesto dell'impresa – molto tedesca, devo dire, nella sua spropositatezza – e per conseguenza è più rilevato il lavoro di gruppo.
Datosi che l’interpretazione della musica di Monk è un tema carsico del blog, su questo confronto (Kimbrough vs. von Schlippenbach) gradirei la tua opinione.
San Francisco Holiday (Monk), da «Monk’s Casino», Intakt 100. Axel Dörner, tromba; Rudi Mahall, clarinetto basso; Alexander von Schlippenbach, piano; Jan Roder, contrabbasso; Ulli Jennessen, batteria. Registrato nel giugno 2003.
Crepuscule With Nellie (Monk), id.
Off Minor (Monk), id.
3 commenti:
Preferisco la versione americana perchè quella tedesca è programmaticamente monkiana, tedescamente più filologica, e siccome il brano non mi piace, preferisco quella che più se ne allontana.
I tedeschi sono abili nelle sonorità e furbi con delle improvvisazioni vertivali e poco dinamiche e dimodtrano come sia difficile improvvisare sui temi monkiani.
Io, piuttosto dell'assolo di Scott Robinson, avrei preferito nessun assolo.
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