Rudresh Mahanthappa, jazzmen fra i più segnalati dell’odierna scena USA, ha da pochissimo fatto un disco in trio che, nell’intenzione, può ricordare quello che ti ho proposto ieri di Branford Marsalis: una rassegna di influenze. Direi che la versione di Mahanthappa abbia più che quella di Marsalis un valore sentimentale – del resto Mahanthappa ha cinquant’anni e Marsalis, nel 1987, era ancora lontano dai trenta.
Il disco è molto bello, a mio parere. Il saxofonista, nei pezzi che ti faccio sentire oggi, vi omaggia, con molto abbandono e senz’ombra dell’ironia posmoderna del suo collega, Charlie Parker, Keith Jarrett* e… Johnny Cash.
* Anche qui, come nel disco di Marsalis, in un pezzo dell’European Quartet con Jan Garbarek. Mi sa che il disdegno in cui i jazzofili per bene, quorum ego, sono soliti tenere il norvegese, meriti un ripensamento.
Dewey Square (Parker), da «Hero Trio», Whirlwind Recordings. Rudresh Mahanthappa, sax alto; François Moutin, contrabbasso; Rudy Royston, batteria. Registrato nel gennaio 2020.
The Windup (Jarrett), id.
Ring of Fire (J. Carter Cash), id.
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