Wardell Gray ebbe una vita e una carriera movimentate, la seconda caratterizzata da brevi collaborazioni di alto profilo, sovente interrotte e riprese, e da peregrinazioni da una costa degli USA all’altra, alla fine con una preferenza o forse solo una prevalenza casuale della costa Ovest.
Carriera e vita di Gray sembrano quelle di un uomo che si sia abbandonato in balìa del caso. Verrebbe facile e banale parlare di un’occasione sprecata, ma come si fa a dirlo? Ascoltando il suo tenore leggero e concettoso, la declinazione più naturale dello stile di Lester in lingua moderna via Charlie Parker, proprio niente appare di sprecato o poco risolto.
Qui Gray è ripreso in un ingaggio losangelino del 1952, in compagnia squisitamente californiana. L’atmosfera è senz’altro californiana per il relax che la caratterizza, anche se ha poco, anzi niente, del «jazz californiano» che proprio quell’anno (il primo del quartetto pianoless di Mulligan) cominciava ad affermarsi.
Taking A Chance On Love (Duke-Latouche), da «Live At The Haig», Fresh Sound FSRCD 157. Wardell Gray, sax tenore, Hampton Hawes, piano, Joe Mondragon, contrabbasso, Shelly Manne, batteria. Registrato il 9 settembre 1952.
Donna Lee (Davis), id. più Art Farmer, tromba; Howard Roberts, chitarra.
2 commenti:
Ciao Marco, bentornato. C'è posta per te.
Corro! Ciao Paolo
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