Di tanto in tanto mi piace farti sentire qualche West Coast jazz, da quel periodo del jazz degli anni Cinquanta che una volta, pigliando ciecamente per buona la vulgata storiografica, ignoravo, se non spregiavo addirittura.
Non che quella sia stata un’età d’oro del jazz, considerando poi quello che era venuto appena prima e che sarebbe venuto subito dopo (e che c’era già simultaneamente, sulla costa Est degli USA): tanti dei tantissimi dischi registrati sotto quell’egida sono d’ indifferente valore. Ma nelle sue buone istanze il «jazz californiano» era swingante e musicalmente rimunerativo, e ad ascoltarlo con le orecchie dei posteri e magari posteri letterariamente inclinati, dietro quella superficie levigata e solatìa era possibile sentire, o immaginare, ben dell’altro.
Il quintetto schiera alcuni dei migliori della Los Angeles dell’epoca, tutti già sentiti e commentati qui sopra, e il disco tipizza alcuni dei caratteri più apprezzabili del West Coast. Il pianista Lou Levy, in particolare, è un mio pallino.
Lover Come Back To Me (Hammerstein II-Romberg), da «West Coast Wailers», Collectables [Atlantic] COL-CD-6277. Conte Candoli, tromba; Bill Holman, sax tenore; Lou Levy, piano; Leroy Vinnegar, contrabbasso; Lawrence Marable, batteria. Registrato il 16 agosto 1955.
Cheremoya (Holman), id.
Nessun commento:
Posta un commento