domenica 16 novembre 2014

Ten Lessons With Timothy (Dizzy Gillespie)

 1944-45: finiva la guerra e si era appena concluso, l’11 novembre ’44, il recording ban che aveva fermato per due anni l’industria discografica, dando il colpo di grazia alle big band e dunque alla Swing Era. New York era musicalmente in fermento, con il bebop già ben definito in tutti i suoi caratteri ma non ancora estricato dal jazz per piccoli gruppi degli anni immediatamente precedenti.

 In questa zona liminare, Dizzy Gillespie partecipa a una seduta a nome di Tony Scott in compagnia di Ben Webster, qui nel suo personaggio di «duro», e altri illustri del periodo intermedio. Ten Lessons With Timothy, attribuito qui a Freddie Simon, un saxofonista attivo con Louis Jordan e nell’ambito del rhythm’n’blues, a me pare Woody’n’ You appena travisato. Osserva come il pezzo pare voglia proclamare ad altissima voce: BEBOP! fin dalle prime due note, che definiscono una flatted fifth discendente (quinta diminuita, l’intervallo-simbolo del bebop) .

 Ignoro tutto di «Timothy» e di che lezioni impartisse, e perché dieci.

 Ten Lessons With Timothy (Simon), da «The Dizzy Gillespie Story 1939-1950», Properbox 30. Dizzy Gillespie, tromba; Trummy Young, trombone; Tony Scott, clarinetto; Ben Webster, sax tenore; Jimmy Jones, piano; Gene Ramey, contrabbasso; Eddie Nicholson, batteria. Registrato nel 1945.



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2 commenti:

sergio pasquandrea ha detto...

bella, questa proprio non la conoscevo.

(e sì, il pezzo è senz'altro "Woody'n'You...)

loopdimare ha detto...

o forse è Timothy’n’ You...