venerdì 30 novembre 2012

East St. Louis Toodle-oo I, II (Duke Ellington)

 Duke Ellington continuò a scrivere musica fino al suo ultimo giorno, perfino nel letto dell’ospedale dove morì, e a registrarla per proprio uso fino a poco prima. La sua creatività non si inaridì mai e anzi nell’ultimo decennio trovò una vena nuova che generò gioielli e due capolavori come la Far East Suite e la New Orleans Suite (1966 e 1970).

 Vi fu però un certo numero di composizioni che Duke portò sempre con sé fin quasi dagli inizi, mai cessando di suonarle e di rielaborarle, qualche volta in un particolare spirito parodico: Black and Tan Fantasy, Mood Indigo, East St. Louis Toodle-oo, Creole Love Call, oltre alle più ovvie come Sophisticated Lady, Take the A Train, In A Mellow Tone, la selezione da Black, Brown and Beige

 Qui ti propongo la prima versione registrata di East St. Louis Toodle-oo, grande, maestosa composizione del primo Ellington.

 East St. Louis Toodle-oo (Ellington), da «The Original Edward “Duke” Elington Hits», King Jazz KJ 144FS. Duke Ellington and His Kentucky Club Orchestra: Bubber Miley, Louis Metcalf, tromba; Joe Nanton, trombone; Edgar Sampson, sax alto; Otto Hardwicke, clarinetto e sax baritono; Duke Ellington, piano; Fred Guy, banjo; Mack Shaw, basso tuba; Sonny Greer, batteria.. Registrato il 29 novembre 1926.



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 Segue una versione del 1956, trent’anni dopo, contenuta in uno dei magnifici dischi che Duke incise per la Betlehem. Come compito ti affido di osservarne differenze e identità e di relazionarmene qui sotto nei commenti. Io mi limito a notare che solista di tromba è nella versione antica Bubber Miley e nella moderna Ray Nance.

 East St. Louis Toodle-oo, da «Historically Speaking - The Duke», [Betlehem] Avid Jazz AMSC 937. «Cat» Anderson, Ray Nance, Clark Terry, Willie Cook, tromba; Jimmy Hamilton, clarinetto; Johnny Hodges, Russell Procope, sax alto; Paul Gonsalves, sax tenore; Harry Carney, sax baritono; Duke Ellington, piano; Jimmy Woode, contrabbasso; Sam Woodyard, batteria. Registrato il 7 febbraio 1956.



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6 commenti:

LUIGI BICCO ha detto...

Avevi ragione. Post stupendo. Sono due brani meravigliosi.

Ma sai che ero convinto che "East St. Louis Toodle-oo" l'avesse scritta Django Reinhardt?

Mah. Forse non sono ancora così vecchio :D

LC ha detto...

Credo che in realtà il brano sia da attribuire non solo a Ellington ma anche a Bubber Miley (e forse, ma non lo sapremo mai, a qualche altro membro dell'orchestra).

LC

Marco Bertoli ha detto...

Cosa che del resto può dirsi di molti altri pezzi ellingtoniani.

LC ha detto...

...a decine:-)

LC

Paolo Lancianese ha detto...

Per una questione di pochi mesi non troviamo al baritono in entrambe le incisioni Harry Carney, che entrò nell'orchestra di Ellington nel giugno del 1927. Caso rarissimo di fedeltà durata sino alla morte (Carney se ne andò cinque mesi dopo il Duca). Il 1956 è l'anno della memorabile esibizione a Newport. Sembrava che Ellington avesse già dato tutto, e invece aveva ancora molto da dire, con e senza l'orchestra.

Marco Bertoli ha detto...

Devo dire che, soprattutto sapendo che mancano tre settimane alla fine del mondo*, ho avuto e ho la tentazione di trasformare Jazz nel pomeriggio in Duke Ellington nel pomeriggio… Da un paio di mesi non ascolto altro che lui. È veramente un oceano, la musica di Ellington, non si finisce mai di gioire e di meravigliarsi.

* Naturalmente so che è una bufala