Reloaded dal 25 gennaio 2011
Ascoltavo questo disco del quartetto americano di Keith Jarrett degli anni Settanta e mi ha colpito quanto di quello che nei due decenni successivi è passato per jazz sia disceso da questa formazione: ascolta il pezzo che lo apre e dimmi se non ti sembra (finché non entra il sax, almeno) di sentire i Bad Plus, anche per il grande rilievo che la registrazione dà al contrabbasso.
Altrove, soprattutto quando interviene Sam Brown alla chitarra, si immaginano derivazioni meno qualificate, tipo Pat Metheny.
The Rich (and The Poor) (Jarrett), da «Treasure Island», Impulse! MCA-39106. Dewey Redman, sax tenore; Keith Jarrett, piano; Charlie Haden, contrabbasso; Paul Motian, batteria; Guilherme Franco, percussioni. Registrato il 27 febbraio 1974.
8 commenti:
I Settanta sono stati gli anni migliori della sua vita artistica.
È vero.
che bel disco!
I suoi dischi Impulse! sono davvero molto belli.
Possiedo soltanto Shades del quartetto americano.
È stato un periodo molto creativo. Tuttavia, Jarrett non si è fermato ai quartetti degli anni '70 e ha continuato a fare ottime cose anche nella maturità in ECM.
Ma il riferimento a Metheny che c'entra? Era per dire che Sam Brown era più qualificato?
No, al contrario: era per dire che Sam Brown non era un granché (a mio gusto), e che Pat Metheny non mi piace :-) .
Immagino che il quartetto di Gary Burton nelle sue varie incarnazioni non rientri tra i tuoi ascolti.
No, infatti, non nei miei ascolti abituali. Gary Burton è un grande musicista ma non dei miei preferiti.
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